Outdoor

Il capitale naturale vale miliardi: in Italia è pure in Costituzione

Ruggero Bontempi
La frequentazione delle montagne restituisce ampi benefici sotto il profilo cognitivo, estetico, spirituale, turistico, economico ed etico
Le norme a garanzia del territorio ora ci sono, importante coglierne lo spirito
Le norme a garanzia del territorio ora ci sono, importante coglierne lo spirito
AA

Abbiamo un capitale, e si tratta di un capitale naturale. Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha recentemente divulgato il «Sesto rapporto sullo stato del capitale naturale in Italia», liberamente scaricabile dal sito istituzionale (mase.gov.it). Per definizione internazionalmente adottata il capitale naturale rappresenta «l’intero stock di asset naturali – organismi viventi, aria, acqua, suolo e risorse geologiche – che contribuiscono a fornire beni e servizi di valore, diretto o indiretto, per l’uomo e che sono necessari per la sopravvivenza dell’ambiente stesso da cui sono generati».

Nella Costituzione

A partire dal 2022 è stato inserito nella Costituzione italiana il riconoscimento del valore fondamentale della natura per la salute sociale ed economica della Nazione. L’articolo 9 sancisce «la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni», mentre l’articolo 41 contempla l’iniziativa economica da svolgersi «in modo da non recare danno alla salute e all’ambiente», da indirizzare e coordinare anche «a fini ambientali», oltre ai fini sociali.

Senza una natura sana e vitale possono risultare compromesse le basi stesse della nostra esistenza e dei nostri sistemi sociali ed economici, e partendo da questa convinzione l’impegno che attende la generazione attuale è quello di consegnare a quelle future condizioni dell’aria, suolo, cibo, acqua e biodiversità del nostro paese in uno stato migliore di quello che abbiamo ereditato.

La Commissione Europea ha stimato che gli investimenti per il ripristino della natura aggiungono da 4 a 38 euro di valore economico per ogni euro speso, e riguardo all’Italia ritiene che un’azione diffusa di riqualificazione ecologica potrebbe generare benefici pari a 2,4 miliardi di euro, a fronte di costi pari a 261 milioni di euro.

Benefici

La tutela del capitale naturale deve tuttavia andare oltre una valutazione di ordine monetario, includendo anche benefici non quantificabili come quelli di carattere ricreativo e culturale, essenziali per garantire il benessere della popolazione.

Di questi molteplici valori si fanno portatrici tutte le montagne italiane. La frequentazione delle terre alte, in un corretto bilanciamento di esigenze diverse, restituisce ampi benefici sotto il profilo cognitivo, estetico, spirituale, turistico, economico ed etico, con ricadute positive anche in termini di stimolo al senso civico, al rispetto del patrimonio naturale e del bene pubblico e, non ultimi, ai sentimenti di convivenza interspecifica, altruismo e giustizia ambientale.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@News in 5 minuti

A sera il riassunto della giornata: i fatti principali, le novità per restare aggiornati.