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Sull’Alpe Averta ora c’è il bivacco dedicato a Enrico Fasciolo

L’ingegnere bresciano scomparso nel 2017 era anche capo scout: la struttura a quasi 2mila metri di quota si trova in Val Codera
Il bivacco Enrico Fasciolo
Il bivacco Enrico Fasciolo
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È dedicato alla memoria di Enrico Fasciolo, ingegnere bresciano e capo scout scomparso nel 2017, il nuovo bivacco sull’Alpe Averta, in Val Codera, nel territorio di Novate Mezzola (Sondrio). La struttura, posta a 1944 metri di quota, è stata completata in autunno e rappresenta uno degli interventi più significativi nel centenario dei primi bivacchi fissi sulle Alpi.

Fasciolo, appassionato di montagna e figura molto conosciuta nel mondo dello scoutismo lombardo, era rimasto legato alla Val Codera per il suo valore simbolico e per la sua storia: una valle senza strade, rimasta autentica e selvaggia, dove il movimento scout trovò rifugio e continuità anche negli anni difficili del fascismo.

La valle e il bivacco

La Val Codera si distingue per la sua assenza di vie carrozzabili: le auto si fermano a circa 300 metri di quota, all’altezza dell’abitato di Novate Mezzola, e da lì si prosegue solo a piedi. Un isolamento che ha permesso di conservare l’identità originaria del territorio e un rapporto diretto con la natura.

Proprio qui, a quasi duemila metri, sorge ora il bivacco Fasciolo, lungo il Sentiero Roma, tra gli itinerari escursionistici più noti dell’arco alpino. Il tracciato, ideato dal Cai Milano nel 1928, si snoda per 54 chilometri a quote comprese intorno ai 2500 metri, collegando in più tappe la Val Codera alla Valmalenco.

Il progetto nasce da una donazione della famiglia Fasciolo alla Fondazione ed ente educativo monsignor Andrea Ghetti - Baden, realtà milanese che da anni opera in Val Codera in ambito sociale e ambientale. L’ente ha rilevato uno dei vecchi edifici rurali dell’Alpe Averta – un gruppo di quindici costruzioni ormai abbandonate da oltre mezzo secolo – e ne ha curato la ristrutturazione, mantenendo forme e materiali originari come richiesto dalla Soprintendenza.

Gli autori del progetto sono gli architetti Stefano Girodo e Lorenzo Serafin, membri dell’associazione culturale Cantieri d’alta quota, impegnata dal 2012 nello studio e nella tutela dei ricoveri alpini. Il nuovo bivacco offre sei posti letto e sarà a disposizione sia delle guide e dei gruppi scout, sia degli escursionisti che percorrono il Sentiero Roma.

Inaugurazione

Il bivacco Fasciolo sarà inaugurato ufficialmente nella primavera 2026, una volta completati gli allestimenti interni. Prima di allora, l’iniziativa sarà presentata al pubblico sabato 15 novembre a Novate Mezzola, nella sede della cooperativa sociale Tremenda XXL, dalle 15 alle 18.

Durante l’incontro verranno raccontate le tappe del progetto e le motivazioni che hanno portato alla sua realizzazione. La giornata sarà accompagnata dai canti del coro Le Rocce Roche, di cui Fasciolo faceva parte.

Nel frattempo è già stato avviato un nuovo progetto di ampliamento: accanto al bivacco principale verrà recuperato un secondo edificio con funzione di appoggio e magazzino. Per completare l’opera, la Fondazione ha aperto una raccolta fondi rivolta a chiunque voglia contribuire al mantenimento di un luogo che unisce memoria, natura e solidarietà.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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