Quella fretta di trovare una nuova Tangentopoli
Nell’opinione pubblica è scattato una sorta di riflesso condizionato alla notizia che la procura di Milano ha inviato una serie di avvisi di garanzia a funzionari, architetti, amministratori accusati del rilascio di licenze sospette

Una veduta dell'ingresso del Palazzo di Giustizia di Milano - Ansa © www.giornaledibrescia.it
Ci risiamo? È bastato che comparisse la notizia dell’invio da parte della procura di Milano di una raffica di avvisi di garanzia a funzionari, architetti, amministratori, accusati del rilascio di licenze sospette per far scattare nell’opinione pubblica il riflesso condizionato: torna Tangentopoli. Mai cedere alle reazioni emotive. Meglio affidarsi alla ragione e cercar di capire quanto sta avvenendo. Non possiamo, nemmeno vogliamo, entrare nel merito della vicenda giudiziaria. Non tocca noi, non
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