L’ortaglia effetto wow

Vogliamo vivere tra i fuochi d’artificio: la bellezza della normalità ci infastidisce
Un annaffiatoio irroga d'acqua un piccolo orto - Foto Pexels © www.giornaledibrescia.it
Un annaffiatoio irroga d'acqua un piccolo orto - Foto Pexels © www.giornaledibrescia.it
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Le generose piogge di questi giorni, alternate a raggi solari già particolarmente caldi, hanno regalato un significativo vigore alla mia ortaglia. Le piante di zucchine si presentano splendidamente toniche, alcuni fiori hanno fatto capolino tra le foglie facendomi già pregustare il raccolto. Vedere alcuni piccoli pomodorini verdi mi ha fatto commuovere, calde lacrime mi hanno rigato il volto.

Le zucche hanno iniziato al meglio il loro percorso, sono molto fiducioso. Sto valutando cosa mettere a dimora in altre zone, l’attività è quindi ancora in divenire, ma l’orto sta prendendo magnificamente forma. Ogni anno il mio orgoglio si rinnova, purtroppo questo entusiasmo non è sempre contagioso. Nei giorni scorsi è passata una giovane parente che non vedevo da tempo, in quel momento stavo zappettando il sedano. Tua nonna mi parla sempre al telefono del tuo orto, mi ha detto, ma mentre preparavo ad aprire il piumaggio per pavoneggiarmi, ecco la doccia fredda: mi aspettavo di più, non mi ha dato l’effetto wow. Ripeto: l’effetto wow.

A questo siamo arrivati, tutti che vogliono provare l’ebrezza di Antonino Cannavacciuolo che esprime la sua delusione di fronte a un piatto banale (quindi senza effetto wow), o a quell’altro che vendendo case preannuncia (mi scuso se lo ripeto nuovamente) l’effetto wow di fronte a un maestoso salone. Vogliamo vivere tra i fuochi d’artificio, in un crescendo continuo. La bellezza della normalità ci infastidisce, non la riteniamo alla nostra altezza. E che altezza, wow.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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