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Ucraina, gli aggiornamenti dal sesto giorno di guerra: live blog

Le forze russe avanzano con un convoglio lungo 60 km. Kherson prossima all'assedio. Draghi: «L'Italia farà la sua parte»
L'attacco alla torre della tv di Kyiv - Foto da Twitter
L'attacco alla torre della tv di Kyiv - Foto da Twitter
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A cura di Gianluca Gallinari e Giovanna Zenti

Ore sospese, tra le trattative da un lato e i combattimenti dall'altro. In Ucraina non si ferma la guerra dopo che a Gomel le delegazioni di Mosca e Kiev si sono sedute ad un tavolo per valutare possibili soluzioni diplomatiche per un cessate il fuoco nel corso della quinta giornata in cui a risuonare sono le esplosioni delle bombe (qui il dettaglio di quanto accaduto nella quinta giornata). La sensazione è che per opposte ragioni entrambi gli schieramenti cerchino di prendere tempo. E che la strategia russa sul campo, inizialmente incentrata su bersagli mirati e su interventi affidati per lo più a forze leggere stia drammaticamente cambiando. Le prime notizie di questa sesta giornata di guerra sembrano purtroppo confermarlo.

Ore 23.12 - Le forze russe stanno bombardando diversi quartieri di Kiev e Vyshneve, un centro abitato ad un paio di chilometri dalla capitale. Lo scrive il Kyiv Idependent nel suo profilo Twitter citando il Servizio statale per le comunicazioni speciali dell'Ucraina. I quartieri attualmente sotto attacco, precisa la stessa fonte, sono Rusanivka, Kurenivka, Boiarka e l'area vicino all'aeroporto internazionale di Kiev. Una forte esplosione è stata inoltre sentita anche a Bila Tserkva, una città nella regione di Kiev, dove è stato colpito un deposito di carburante.

Ore 22.08 - Team della Cnn hanno reso noto di avere udito una serie di esplosioni non lontano dai confini della città di Kiev in questi minuti.

Ore 21.15 - «Cari amici italiani, da San Siro vi chiedo di far sentire il vostro sostegno per la pace in Ucraina. Il popolo ucraino vuole la pace, perchè la pace non ha confini, perchè ciò che ci unisce deve essere più forte di ciò che ci divide. Fermiamo insieme questa guerra. Un abbraccio a tutti!»: è l'appello di Andriy Shevchenko sul maxi schermo di San Siro pochi minuti prima del fischio d'andata del derby di Coppa Italia.  

Ore 20.12Le forze russe sono entrate nella città di Kherson, nel sud dell'Ucraina, ma Kiev controlla ancora l'edificio dell'amministrazione cittadina. Lo riferisce il quotidiano britannico The Telegraph via Twitter, precisando che la notizia è stata data in televisione dal consigliere del ministero dell'Interno ucraino Vadym Denysenko. 

Ore 19.13 - L'operatore di gas russo-tedesco, Nord Stream 2, basato nel canton svizzero di Zoug, ha depositato il bilancio e ha licenziati i suoi 106 dipendenti. La notizia è stata diffusa dal responsabile economico cantonale, Silvia Thalmann-Gut, durante un'intervista al canale pubblico Srf. «Siamo stati informati oggi che questa società non avrebbe potuto andare avanti. Così è stato depositato il suo bilancio e i suoi dipendenti hanno ricevuto lettere di licenziamento», ha dichiarato.

Ore 18.18 - «Non è vero che ci siamo rassegnati a non perseguire la pace, non c'è alcuna rassegnazione. Vi ringrazio molto del ruolo che alcuni mi vogliono attribuire. Ma io credo che non occorra cercare un ruolo, ma cercare la pace, e su questo potete contare che lo farò con tutta la mia volontà, senza pausa». Lo ha detto il presidente del consiglio, Mario Draghi, nella replica alla Camera. 

Ore 17.57 - I rappresentanti degli atleti nel Comitato olimpico russo hanno deciso «all'unanimità» di non partecipare all'incontro di oggi tra la dirigenza del CIO e le commissioni atleti dei comitati olimpici nazionali, «per discutere le raccomandazioni sulla nostra partecipazione alle competizioni internazionali, che sono state precedentemente adottate e rese pubbliche dal CIO». In una nota queste raccomandazioni sono definite «una discriminazione etnica» a danno degli atleti russi e bielorussi, «un chiaro segnale che lo sport internazionale si sta trasformando in uno strumento di giochi politici». 

Ore 17.44 - «Alla luce della situazione in Ucraina, è arrivato il momento che il Kosovo entri nella Nato». Lo ha affermato la presidente kosovara Vjosa Osmani durante una conferenza stampa congiunta ad Ankara con l'omologo turco Recep Tayyip Erdogan trasmessa dalla Tv di Stato turca Trt. Osmani ha lanciato un appello al presidente turco per aiutare il Paese ad entrare nell'Alleanza Atlantica. 

Ore 17.25Via libera dal Parlamento europeo alla relazione sull'Ucraina discussa oggi durante la sessione straordinaria dell'assemblea plenaria. Nel testo, approvato con 637 voti a favore 13 contrari e 26 astenuti, il Parlamento chiede che «le istituzioni dell'Unione si adoperino per concedere all'Ucraina lo status di paese candidato all'adesione all'Ue» e che tale procedura sia «in linea con l'articolo 49 del trattato sull'Unione europea e sulla base del merito». 

Ore 17.24 - Il presidente bielorusso Alexander Lukashenko ha chiesto al presidente russo Vladimir Putin ulteriori sistemi missilistici di difesa aerea S-400. Lo riporta Interfax. 

Ore 17.06 - Non ci sono segnali che la Bielorussia stia inviando truppe in Ucraina. Lo afferma un funzionario del Pentagono citato dai media americani.

  • Profughi al confine tra Ucraina e Polonia
    Profughi al confine tra Ucraina e Polonia
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Ore 16.47 - Il premier britannico Boris Johnson ha detto, parlando dall'Estonia, che i raid russi sulla città di Kharkiv in Ucraina sono «assolutamente disgustosi» e ricordano alcuni degli attacchi a Sarajevo nella guerra in Bosnia. E ha aggiunto: «Sembra proprio un'atrocità commessa deliberatamente contro un centro civile». 

Ore 16.26 - Le forze armate russe hanno colpito la Torre della Tv di Kiev. I canali televisivi del Paese hanno smesso di trasmettere pochi minuti fa. Lo rende noto su Twitter il media locale The Kyiv Independent. 

Ore 16.21 - «Secondo l'intelligence le truppe russe stanno preparando un attacco aereo sulla Cattedrale di Santa Sofia a Kiev, patrimonio dell'Unesco». Lo riferisce l'ambasciata ucraina presso la Santa Sede. 

Ore 16.20 - La Corte europea dei diritti umani (Cedu) ha intimato alla Russia di astenersi dal condurre attacchi militari contro i civili e gli edifici civili, comprese le abitazioni, gli ospedali e le scuole, ma anche veicoli come le ambulanze. La Corte ha cosi accettato la richiesta dell'Ucraina di imporre alla Russia misure che mettano fine alle tante e ripetute violazioni commesse dalle truppe russe. La Cedu ha chiesto alla Russia di indicare quanto prima le misure adottate per mettere in atto quanto richiesto.

Ore 15.48 - «I cittadini e le strutture della Ue coinvolti nella fornitura di armi letali alle Forze Armate Ucraine saranno ritenuti responsabili di qualsiasi conseguenza di tali azioni nel contesto dell'operazione militare speciale in corso. Non possono non capire il grado di pericolo delle conseguenze». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. «L'Ue si è definitivamente schierata con il regime di Kiev, che ha scatenato una politica di genocidio contro parte della sua stessa popolazione», aggiunge Lavrov. 

Ore 15.43 Se il presidente russo Vladimir Putin vincerà la guerra in Ucraina la crisi umanitaria si aggraverà. Lo ha detto il segretario di Stato Usa, Anthony Blinken, nel suo intervento al Consiglio Onu per i diritti umani. 

Ore 15.42 - L'Ucraina è pronta a rafforzare la comunicazione con la Cina e «aspetta con impazienza una mediazione della parte cinese per realizzare il cessate il fuoco». È quanto ha detto il ministro degli Esteri Dmytro Kuleba alla controparte cinese Wang Yi nel corso della loro telefonata, nel resoconto dato da Pecino. Kuleba ha introdotto la situazione del primo round dei negoziati ucraino-russi, affermando che «porre fine alla guerra è la massima priorità della parte ucraina» che è «aperta a negoziare una soluzione» con «positività e sincerità». Malgrado gli intoppi, la parte ucraina «rimane calma ed è disposta a continuare i negoziati».

Ore 15.30 - Sono 270 i parlamentari di tutti gli schieramenti politici che hanno aderito all'appello alla preghiera e a un digiuno per la pace lanciato da Papa Francesco. Deputati e senatori si sono dati appuntamento per domani, mercoledì 2 marzo alle ore 13.30 nel chiostro della chiesa di San Gregorio Nazianzeno, nel complesso della Camera dei deputati di vicolo Valdina. Tra le numerose adesioni quella della senatrice a vita Liliana Segre.

Ore 15 - Sempre da Pechino: la Cina «deplora lo scoppio del conflitto tra Ucraina e Russia ed è estremamente preoccupata per i danni ai civili». Così il ministro degli Esteri Wang Yi nella telefonata avuta su richiesta di Kiev con la controparte Dmytro Kuleba. La posizione di base della Cina «è aperta, trasparente e coerente. Abbiamo sempre  sostenuto il rispetto della sovranità e dell'integrità territoriale di tutti i Paesi. In risposta all'attuale crisi, la Cina invita Ucraina e Russia a trovare una soluzione al problema attraverso i negoziati e sostiene tutti gli sforzi internazionali costruttivi che portino a una soluzione politica».

Ore 14.33Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi e la controparte ucraina Dmytro Kuleba hanno avuto un colloquio telefonico. Lo riferisce la Cctv.

Ore 14.20 - L'Onu stima che 12 milioni di persone in Ucraina avranno bisogno di aiuto. Le Nazioni Unite e le sue organizzazioni partner hanno lanciato anche un  appello urgente per raccogliere 1,7 miliardi di dollari per fornire l'aiuto umanitario di cui Ucraina avrà bisogno.

Ore 14.16 - Non è ancora stata fissata una data certa per il secondo round di negoziati tra una delegazione russa e una ucraina. È quanto riporta l'agenzia russa Interfax citando una fonte informata vicina ai negoziati. «Non c'è ancora un accordo definitivo su una data per il secondo round di negoziati con la delegazione ucraina» ha affermato la fonte all'agenzia.

Ore 13.09 - «Regione Lombardia ha inviato una lettera all'ambasciatore Sequi, segretario generale della Farnesina, dando disponibilità per l'invio di un'équipe di medici pediatri e neonatologi al confine dell'Ucraina per assistere e curare bambini». In merito alla gestione dei profughi provenienti dall'Ucraina in guerra, lo rende noto la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti, oggi a margine della seduta consiliare a Palazzo Pirelli. Oltre a questo, continua la vicepresidente, «abbiamo dato la disponibilità a inviare dei mezzi per trasportare i bambini che hanno necessità di essere curati in ospedale, in accordo con il Fatebenefratelli». Quindi, prosegue l'assessore lombarda, «saremo in grado di ospitare 27 bambini più i loro genitori in ospedale, più altri 20 posti in neonatologa». Moratti precisa che «mezzi dell'Areu (Agenzia regionale emergenza urgenza)», e quindi ambulanze, «probabilmente faranno un "ponte" dalla Romania». Naturalmente, aggiunge, «aspettiamo di sapere dalla Farnesina le modalità di attuazione di questa nostra disponibilità. Ho scritto questa mattina all'ambasciatore Sequi - ribadisce Moratti - e sarà lui a indicarci le modalità. a noi sembrava importante dare questa disponibilità perché il problema delle donne con i bambini è grave».

Ore 13.06 - «Vorrei sentire da parte vostra che la scelta dell'Ucraina verso l'Europa venga incoraggiata. Vogliamo essere membri a pari diritti dell'Ue. Stiamo dimostrando a tutti che questo è quello che siamo». Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky parlando, in videocollegamento, alla plenaria straordinaria del Parlamento Ue, chiedendo agli europei di «provare che siete con l'Ucraina».

Ore 12.54 - Il presidente ucraino Volodymir Zelensky è intervenuto in diretta al Parlamento Europeo in seduta: «Siamo sotto i bombardamenti, sotto l'attacco dei missili, è stata una mattinata tragica questa. Stiamo dando la nostra vita per la libertà».

Ore 12.21 - Il governatore della regione ucraina di Donetsk, Pavlo Kyrylenko, ha dichiarato che l'importante città portuale di Mariupol, nel sud-est dell'Ucraina, è senza elettricità dopo gli attacchi delle truppe russe: lo riporta l'Afp. «Mariupol e Volnovakha sono nostre!» ha scritto su Facebook Kyrylenko. «Le due città sono sotto pressione dal nemico, ma stanno resistendo. A Mariupol, le linee elettriche sono state interrotte e la città è senza corrente».

Ore 12.04Le truppe bielorusse avrebbero attraversato il confine con l'Ucraina per unirsi all'invasione russa. Lo riferiscono Politico e il Daily Beast citando una dichiarazione del Parlamento ucraino. «Le truppe bielorusse sono entrate nella regione di Chernihiv, nell' Ucraina settentrionale», si legge nella breve dichiarazione. Non ci sono al momento altre conferme.

Ore 11.58 - Difendere la capitale Kiev rappresenta la «priorità» per l' Ucraina. Lo afferma il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

Soldati ucraini feriti ricoverati all'ospedale di Brovary vicino a Kiev - Foto Sergey Dolzhenko / Epa © www.giornaledibrescia.it
Soldati ucraini feriti ricoverati all'ospedale di Brovary vicino a Kiev - Foto Sergey Dolzhenko / Epa © www.giornaledibrescia.it

Ore 11.20 - «Le forze armate russe continueranno a condurre l'operazione militare speciale fino al raggiungimento degli obiettivi prefissati», ha detto Shoigu in una conferenza stampa trasmessa dalla televisione di Stato. Mosca - ha aggiunto - mira a «smilitarizzazione e de-nazificazione» dell' Ucraina, oltre a proteggere la Russia da una «minaccia militare creata dai Paesi occidentali».

Ore 10.42 - Draghi: «In caso di interruzioni nelle forniture di gas dalla Russia, l'Italia avrebbe più da perdere rispetto ad altri Paesi europei che fanno affidamento su fonti diverse. Questo non diminuisce la nostra determinazione a sostenere sanzioni che riteniamo giustificate e necessarie».

Ore 10.41 - «Il deterioramento delle relazioni tra la Russia e l'Unione Europea e la Nato ha reso ancora più aggressiva la postura di Mosca verso l'Occidente in ambito cibernetico e di disinformazione. La Russia infatti ha accentuato le sue attività ostili nei confronti dei Paesi dell'Unione Europea e della Nato, con l'intento di minare la nostra coesione e capacità di risposta. È stato attivato un apposito Nucleo per la Cybersicurezza per condividere le informazioni raccolte e al suo interno è stato istituito un tavolo permanente dedicato alla crisi in atto».

Ore 10.39 - «L'Italia è pronta a fare la sua parte [...]. Sono in stato di pre-allerta ulteriori forze già offerte dai singoli Paesi Membri all'Alleanza: l'Italia è pronta con un primo gruppo di 1.400 militari e un secondo di 2.000 unità».

Ore 10.35 - Ancora il premier italiano riferendo in Aula: «Il personale dell'Ambasciata a Kiev si è spostato dall'Ambasciata presso la  Residenza dell'Ambasciatore insieme a un gruppo di connazionali, inclusi minori e neonati. In Residenza si sono concentrate 87 persone, di cui 72 dovrebbero trasferirsi oggi a Leopoli. Voglio ringraziare l'Ambasciatore in Ucraina, Pier Francesco Zazo, il personale dell'Ambasciata per lo spirito di servizio, la dedizione, il coraggio mostrati in questi giorni drammatici».

Ore 10.34 - Sempre Draghi al Senato: «L'Italia ha risposto all'appello del Presidente Zelensky che aveva chiesto equipaggiamenti, armamenti e veicoli militari per proteggersi dall'aggressione russa. È necessario che il Governo democraticamente eletto sia in grado di resistere all'invasione e difendere l'indipendenza del Paese. A un popolo che si difende da un attacco militare e chiede aiuto alle nostre democrazie, non è possibile rispondere soltanto con incoraggiamenti e atti di deterrenza. Questa è la posizione italiana, dell'Unione Europea, dei nostri alleati».

Ore 10.30 - È stato dichiarato «uno stato di emergenza umanitaria, che durerà fino al 31 dicembre e che ha esclusivamente lo scopo di assicurare il massimo aiuto dell'Italia all'Ucraina. È un impegno di solidarietà, che non avrà conseguenze per gli italiani, e che non cambia la decisione di porre fine il 31 marzo allo stato di emergenza per il Covid-19». Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Draghi, nel corso delle comunicazioni in Senato sugli sviluppi del conflitto tra Russia e Ucraina (qui il suo intervento integrale).

Ore 9.48 - «Ai connazionali ancora presenti nella capitale Ucraina e dintorni è raccomandato di utilizzare i mezzi tuttora disponibili, inclusi i treni, per lasciare Kiev, negli orari in cui non c'è il coprifuoco. Si raccomanda la massima cautela». Lo scrive la Farnesina in un aggiornamento sulla sicurezza in Ucraina sul sito Viaggiare Sicuri.

  • Ucraina, convoglio militare russo di 60 km ripreso da un satellite
    Ucraina, convoglio militare russo di 60 km ripreso da un satellite
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Ore 9.44 - Prosegue la marcia del maxi convoglio militare russo che secondo la Cnn avrebbe una lunghezza complessiva di circa 40 miglia, pari a 60 chilometri. La colonna di mezzi si estenderebbe dalla base aerea di Antonov, a nord di Pribyrsk, vicino al confine con la Bielorussia. Il contingente starebbe viaggiando in direzione di Kiev, dove ovviamente la tensione è massima: questa mattina poco dopo le 8.30 sono nuovamente risunate le sirene dell'allarme aereo, dopo una notte relativamente tranquilla rispetto ai giorni scorsi.

Ore 9.31 - Il leader della Cecenia, Ramzan Kadyrov, un alleato di Putin accusato di gravi violazioni dei diritti umani, ha dichiarato che due militari ceceni sono morti e altri sei sono rimasti feriti nella guerra in Ucraina, invasa dalle truppe russe. Lo riporta l'agenzia Interfax.

Ore 9.30 - «Sia Vladimir Putin sia i comandanti militari di Mosca saranno chiamati a rispondere di qualsiasi violazione delle leggi di guerra». Lo ha sostenuto oggi il vicepremier e ministro della Giustizia britannico, Dominic Raab, interpellato da Sky News Uk sulle denunce di «crimini di guerra» attribuiti alle forze russe in Ucraina. Raab ha aggiunto di temere «attacchi ancor più barbari» di fronte alla resistenza ucraina, ma ha insistito sull'impegno del governo britannico e degli alleati Nato per far sì che «a lungo andare Putin fallisca. Affamare la macchina da guerra russa con le sanzioni sta intanto dando gli effetti che volevano».

Ore 9.22 - «A causa della guerra in Ucraina, stiamo bloccando i canali YouTube legati a RT e Sputnik in tutta Europa, con effetto immediato. I nostri sistemi  impiegheranno qualche tempo per completare l'operazione. I nostri team continuano a monitorare la situazione costantemente per intervenire con rapidità», lo dice un portavoce ufficiale di YouTube su Twitter. Nelle scorse ore anche Facebook e Twitter hanno annunciato un giro di vite sulla presenza nella sua piattaforma di media legati allo Stato russo, accusati di disinformazione nell'invasione russa dell'Ucraina.

Ore 8.55 - Il comando operativo ucraino conferma l'attacco di questa mattina da parte delle forze russe con un missile lanciato contro la sede del governo regionale a Kharkiv, seconda città dell'Ucraina. Lo riferisce la Bbc aggiungendo che secondo Kiev l'obiettivo era uccidere il governatore di Kharkiv e la squadra che con lui guida la difesa della città. 

Ore 8.32 - La città ucraina di Kharkiv è nuovamente sotto attacco questa mattina, riferiscono media locali. Immagini televisive, rilanciate sui social media, mostrano una forte esplosione dopo quello che potrebbe essere un missile o una bomba detonata presso un edificio che il Kyiv Independent identifica come la sede del governo regionale. Proprio ieri dopo quella che fonti ucraine riportano come una massiccia ondata di bombardamenti il presidente ucraino Zelensky aveva accusato la Russia di «crimini di guerra» per aver «brutalmente» bombardato «una città pacifica, con aree residenziali pacifiche, senza strutture militari. Racconti di decine di testimoni oculari provano che non si tratta di colpi vaganti, ma la distruzione deliberata di persone: i russi sapevano dove stavano sparando».

Ore 8.17 - Una clinica neonatale è stata colpita vicino Kiev. Ne dà notizia il Kyiv Indipendent riportando le informazioni diffuse via Facebook dal responsabile della struttura, Vitaly Girin via Facebook, secondo cui i danni sono ingenti ma la struttura è rimasta in piedi e fortunatamente non si registrano vittime. L'intero edificio è stato evacuato. Nell'area, prossima al villaggio di Buzova, alle porte della capitale, sono in corso combattimenti.

Ore 8.02 - Almeno 70 soldati ucraini sono stati uccisi in un attacco dell'artiglieria russa nella base militare di Okhtyrka, nel nord est del Paese. La fanno sapere funzionari ucraini citati dalla Bbc. L'attacco è avvenuto domenica e la città si trova nella regione di Sumy, attualmente sotto l'assedio delle truppe russe. I soccorritori sono tuttora al lavoro per cercare sopravvissuti. Il Parlamento ucraino, in un tweet, precisa che sono stati uccisi da missili a grappolo e offre il proprio tributo ai soldati: «Eterna gloria agli eroi dell' Ucraina».

Ore 7.12 - Le forze russe puntano verso Kiev in queste ore con un convoglio di mezzi militari lungo oltre 60 chilometri, mentre il governo ucraino denuncia al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che Mosca commette crimini di guerra nel Paese. Putin, tuttavia, non si ferma e dopo il nulla di fatto dei primi negoziati di pace in Bielorussia sembra intensificare i bombardamenti. Le immagini dell'imponente convoglio russo provengono dai satelliti della Maxar Technologies e oltre a documentare l'avanzata russa con decine e decine di mezzi in fila uno dietro l'altro, mostrano anche colonne di fumo che si alzano da case apparentemente in fiamme lungo il percorso, riporta la Cnn.

Ore 7.10 - Un video pubblicato nelle ultime ore dal Guardian mostra una base militare in fiamme a Brovary, a 25 km a nordest di Kiev, dopo un attacco russo. Intanto, la capitale vive nel terrore: Kiev è sotto un attacco «non-stop», ha detto alla Cnn il sindaco Vitali Klitschko, sottolineando che la città potrebbe resistere «a lungo» alle forze di Mosca. «Abbiamo sentito le esplosioni ogni ora la notte scorsa, per tutta la notte e negli ultimi quattro giorni - ha proseguito l'ex pugile campione dei pesi massimi e primo cittadino di Kiev dal 2014 -. Gli abitanti sono molto nervosi, trascorrono molto tempo nei bunker».

Ore 7.05 - Questa mattina le sirene di allarme sono risuonate in numerose città mentre il Paese si prepara ad un'altra giornata di bombardamenti: secondo quanto riporta il Kiev Independent, le sirene suonano in queste ore a Rivne, a ovest di Kiev, Ternopil (ovest), Vinnytsia (centro) e Volyn (nordovest). E mentre la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, chiede in un tweet il ritiro immediato delle truppe russe, la parlamentare ucraina Kira Rudik assicura che i negoziati di ieri con Mosca hanno portato invece ad «attacchi aerei più pesanti» conto Kiev. Poche ore dopo, il sindaco di Kherson, nel sud del Paese, ha annunciato che le forze russe sono ormai alle porte della città.

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