Italia e Estero

Spese pazze in Regione, sette condanne tra i politici bresciani

Il Tribunale di Milano giudicato colpevoli i politici bresciani coinvolti nel caso Rimborsopoli al Pirellone
Il Pirellone (archivio)
Il Pirellone (archivio)
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Il Tribunale di Milano ha giudicato colpevoli i politici bresciani coinvolti nel caso Rimborsopoli al Pirellone. Vanni Ligasacchi è stato condannato a un anno e mezzo, mentre ai consiglieri leghisti Enio Moretti e Alessandro Marelli sono stati inflitti due anni e nove mesi di condanna al primo e un anno e otto mesi al secondo. Per Margherita Peroni (Pdl) la condanna è di un anno e otto mesi, come per il leghista Pierluigi Toscani. Gianmarco Quadrini, Udc, si è visto infliggere una condanna a due anni, mentre per la leghista Monica Rizzi il giudice ha stabilito una pena pari a due anni e due mesi. 

Nel procedimento sono stati condannati anche Renzo Bossi, figlio di Umberto Bossi detto il Trota (due anni e sei mesi) e a un anno e 8 mesi l'ex igienista dentale di Silvio Berlusconi Nicole Minetti.

Nel processo sulle spese pazze in Regione Lombardia gli imputati erano 57, tutti ex consiglieri ed ex assessori, tranne uno. Gli assolti sono Davide Boni, Romano Colozzi, Daniel Luca Ferrazzi, Carlo Maccari, Massimo Ponzoni.

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