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Sci, 33,8 milioni di indennizzi per i comprensori della Lombardia

La Giunta ha approvato i criteri di assegnazione degli indennizzi statali. A Brescia potranno beneficiarne 10 comuni. Ecco come funziona
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In arrivo 33,8 milioni di euro di contributi per i comprensori sciistici in Lombardia. La Giunta lombarda ha approvato i criteri e le modalità di assegnazione degli indennizzi statali a sostegno delle imprese turistiche all'interno dei comprensori rimasti chiusi la scorsa stagione per via delle restrizioni anti-Covid. Ecco come funzionerà la misura.

A chi sono rivolti

Le imprese beneficiarie della misura possono essere ricondotte alle attività iscritte al registro delle imprese con i relativi codici Ateco. Dovranno risultare attive al momento della presentazione dell’istanza e avere sede operativa localizzata nei Comuni inseriti all'interno dei comprensori sciistici definiti con la deliberazione regionale XI/4899.

I Comuni interessati

A essere interessati alla misura voluta da Regione Lombardia sono 58 Comuni appartenenti a sei province.

  1. Bergamo: Branzi, Carona, Castione della Presolana, Colere, Costa Valle Imagna, Cusio, Foppolo, Gandino, Gromo, Mezzoldo, Moio de' Calvi, Oltre il Colle, Piazzatorre, Rogno, Roncobello, Schilpario, Selvino, Songavazzo, Valleve, Valtorta, Vilminore di Scalve, Valbondione. 
  2. Brescia: Angolo Terme, Artogne, Bagolino, Borno, Breno, Collio, Corteno Golgi, Pisogne, Ponte di Legno, Temù. 
  3. Como: Sormano. 
  4. Lecco: Barzio, Casargo, Esino Lario, Margno, Moggio. 
  5. Pavia: Santa Margherita di Staffora. Sondrio: Aprica, Bormio, Campodolcino, Caspoggio, Chiesa in Valmalenco, Gerola Alta, Lanzada, Livigno, Madesimo, Piuro, Teglio, Tirano, Valdidentro, Valdisotto, Valfurva, Villa di Tirano.
  6. Varese: Brinzio, Cunardo, Maccagno con Pino e Veddasca.

A quanto ammonta il contributo

Il valore del contributo varia in base alle differenti tipologie di strutture alberghiere ed extralberghiere, al numero di posti letto, alla capacità ricettiva e alla categoria (classificazione). L'indennizzo va da un minimo di 15mila euro fino a un massimo di 50mila euro. L'operatore economico ha diritto a un ristoro per ogni unità operativa in uno dei Comuni con i comprensori sciistici, entro il limite del triplo del contributo previsto per l'unità operativa maggiormente contribuita. Nel restante settore relativo all'erogazione dei servizi, l'indennizzo varia dai 5 agli 8.000 euro. 

Quali sono i requisiti

Per ottenere il contributo regionale bisogna dimostrare un calo del fatturato di almeno il 30% nel periodo tra il 1° novembre 2020 e il 30 aprile 2021 rispetto al medesimo periodo della stagione sciistica 2018-2019, da autocertificare in sede di presentazione della domanda. Per le imprese non attive nel 2018 il requisito consiste nell’iscrizione presso il registro delle imprese con stato attivo a partire dal 1° gennaio 2019. 

Tempistiche e modalità

Si potranno inviare le richieste del contributo online sull’apposita piattaforma regionale entro una settimana dall’approvazione del provvedimento. 

L’elenco dei possibili beneficiari

Alberghi e residenze turistico alberghiero, villaggi turistici, ostelli della gioventù, rifugi di montagna, affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze gestiti in forma imprenditoriale, residence (foresterie e locande), aree di campeggio e aree attrezzate per camper e roulotte, agenzie di viaggio e Tour operator (inclusi i consorzi turistici). Secondo i limiti previsti dalla delibera, sono inoltre ammesse a un contributo forfettario gli esercizi riconducibili ai codici Ateco della ristorazione con e senza somministrazione, gelaterie e pasticcerie, bar e altri esercizi simili senza cucina, nonché i noleggi di attrezzature sportive e ricreative. 

 

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