Italia e Estero

Zona arancione: che cosa si può fare

Tra strette nazionali e locali, dal novembre 2020 la regione è passata 17 volte dal rosso, all’arancione, al giallo
Passanti in centro città. Brescia, aprile 2021 -  Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
Passanti in centro città. Brescia, aprile 2021 - Foto Marco Ortogni/Neg © www.giornaledibrescia.it
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Il 4 novembre 2020 vedeva la luce il meccanismo nazionale a zone (rossa, arancione, gialla) per contenere il diffondersi del virus. Tra strette nazionali e locali, da allora la Lombardia è passata, compreso il cambio di lunedì 12 aprile, diciassette volte dal rosso, all’arancione, al giallo.

Un passaggio di stato in virtù anche del fatto che le verifiche dei dati del contagio e quindi delle ricadute nelle tre zone, poi diventate 4 con l'aggiunta della zona bianca, è stato effettuato con un intervallo di 15 giorni. 
Una continua altalena di comportamenti, più stringenti o più blandi, che i cittadini hanno imparato a conoscere. Da lunedì, dunque, ecco che cosa si potrà fare:

- ci si potrà liberamente muovere all’interno del proprio comune (senza autocertificazione);
- saranno consentite le visite, una volta al giorno, ad amici e parenti, al massimo in due persone (esclusi dal computo i figli under 14); 
- per i residenti nei Comuni sotto i 5 mila abitanti, sarà possibile muoversi in un raggio di 30 chilometri (quindi eventualmente anche sconfinare in un’altra Regione), ma con il divieto di recarsi nei capoluoghi di provincia; 
- riaprono tutti i negozi, i parrucchieri e i centri estetici;
- tutti i ragazzi fino alla terza media potranno tornare a scuola in presenza;
- gli studenti delle superiori torneranno in aula tra il 50% e il 75%.

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