Italia e Estero

Le proiezioni confermano: M5s primo partito, Lega supera FI

In base alla terza proiezione del Consorzio Opinio Italia per la Rai (campione pari al 23%) al Senato il M5s è al 32,5%
Luigi Di Maio, M5s
Luigi Di Maio, M5s
AA

Il M5s primo partito e centrodestra prima coalizione in questa tornata elettorale che consegna all'Italia la conferma delle previsioni della vigilia, comprese quelle sui timori di una prevedibile ingovernabilità.

Con due corollari: un Pd marginale e una guerra all'ultimo voto tra Matteo Salvini, al momento vincente, e Silvio Berlusconi.

È la fotografia che consegnano le prime proiezioni e gli exit poll di questa difficilissima partita elettorale che per ora sembra indicare chiaramente solo il deciso ribaltamento dei rapporti di forza tra gli schieramenti ma insufficiente, tuttavia, a delineare una chiara maggioranza in grado di tradursi in forza di governo.

Stando a questi sondaggi l'Italia che si sveglierà dopo il voto del 4 marzo si troverà a fare i conti con un deciso exploit del Movimento 5 Stelle e con una netta rimonta del centrodestra che supera ampiamente la coalizione di centrosinistra. È una vittoria molto ampia per entrambi.

Luigi Di Maio porta il Movimento, che nel 2013 aveva raccolto il 25,6 dei consensi, fin dove si era prefisso e anche oltre. Il suo obiettivo era raggiungere il traguardo del 30% e non solo l'ha centrato ma lo ha anche superato: stando alla seconda proiezione realizzata da SWG al proporzionale per il Senato M5s è il primo partito con il 33,6%. L'exit poll Opinio per la Camera lo stimava tra il 29,5 e il 32,5%. Ma un'intention poll di Tecné vede il M5s arrivare fino al 34%.
Complesso per Di Maio ora trasformare questo suffragio in un progetto che lo porti a palazzo Chigi. Anche se questa sarà la sua richiesta al Capo dello Stato: con un pacchetto di voti che supera il 30% dirà che intende guidare lui quella che sarà la futura squadra di governo.

Anche l'alleanza di centrodestra ha fatto centro. La coalizione, stando alla seconda proiezione Opinio per il Senato è al 36%. E a cantare vittoria è Matteo Salvini. La sua Lega ha quadruplicato i voti dal 2013. E, soprattutto, sta superando Silvio Berlusconi. La proiezione per il Senato la vede al 17,4% contro il 14,1% di Forza Italia. Tendenza confermata anche dal secondo exit poll Opinio per la Camera dove con una forbice del 13-16% il Carroccio è sopra gli azzurri (12,5-15,5%).

Anche Fratelli d'Italia cresce: pure Giorgia Meloni ha raddoppiato i suoi voti dal 2013 (quanto ottenne meno del 2%) portandosi nelle proiezioni per il Senato al 4. Sul filo di lana Noi con l'Italia che al Senato è data al 1%.

Per il centrosinistra, invece, i presagi più neri si sono avverati compreso il pericolo di crollo del Pd sotto la soglia psicologia del 20%. Il Pd è con il fiato sospeso, sulle montagne russe: gli exit poll lo fotografavano tra 20,5-23,5%. Ma la doccia fredda arriva con le proiezioni al Senato: 18,3%. Anche una intention poll di Tecné per la Camera parla di una forbice tra 17,5-21,5.

Nell'alleanza l'unica che potrebbe sopravvivere sarebbe +Europa di Emma Bonino, che naviga negli exit poll tra il 2,5 e il 4,5%: la proiezione al Senato però la indica al 2,3%. Insieme, Civica Popolare e Svp potrebbero anche non raggiungere l'1%, facendo disperdere nel nulla anche quei pochi voti raccolti: le proiezioni al Senato lo confermano.

Anche per Liberi e Uguali gli exit poll non sono confortanti: la forchetta di Opinio li vede tra il 3 e il 5%, un risultato al di sotto delle aspettative. La proiezione al Senato li conferma sulla fascia bassa: 3,3%.

Qui i risultati del voto comune per comune.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia