Italia e Estero

Elezioni, guida al voto: tutto quello da sapere per prepararsi al 25 settembre

Un vademecum per tutti i dubbi: dalle schede elettorali ai segni che si possono fare, passando per il voto dall'estero e la modalità a domicilio
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Le elezioni politiche del 25 settembre si avvicinano, e man mano che la campagna elettorale entra nel vivo, è normale scoprire di avere dubbi o domande in merito alla chiamata alle urne. Cosa sono i seggi uninominali? Si può votare dall'estero? Quante schede elettorali ci verranno consegnate al seggio? La croce va fatta sul simbolo della lista o sul nome del candidato? Facciamo un po' di ordine, così da arrivare preparati al voto.

Quando, dove e cosa

Il 25 settembre 2022 si terranno le elezioni per il rinnovo del Parlamento italiano (Senato e Camera dei deputati). Possono votare tutti i cittadini italiani aventi diritto di voto e che hanno compiuto il 18esimo anno di età entro la data delle votazioni: vale anche per il Senato, dato che a partire da queste elezioni non vige più l’obbligo di avere almeno 25 anni per esprimere la propria preferenza riguardo questo ramo del Parlamento. È possibile votare dalle 7 alle 23 recandosi nel seggio indicato sopra la propria scheda elettorale.

Un’altra importante novità è la riduzione del numero dei parlamentari che verranno eletti, conseguenza del referendum costituzionale del settembre 2020: per la Camera dei deputati si passa da 630 a 400, da 315 a 200 per Senato (più i senatori a vita).

Come si vota: il «Rosatellum» e la scheda elettorale

Si vota con una scheda elettorale per la Camera (di colore rosa) e una per il Senato (di colore giallo).

La legge elettorale vigente (legge Rosato, detta anche «Rosatellum») si basa su un sistema misto: circa un terzo dei seggi viene assegnato in collegi uninominali, gli altri due terzi in collegi plurinominali. Nei collegi uninominali si elegge un solo rappresentante con il metodo maggioritario, cioè vince il candidato che prende un voto in più degli altri. Nei collegi plurinominali si eleggono più rappresentanti e i seggi vengono distribuiti secondo il metodo proporzionale. Su entrambe le schede, l’elettore indica la sua preferenza sia per la parte maggioritaria che per quella proporzionale.

Per quanto riguarda il collegio uninominale maggioritario, il punto di riferimento è il nome e cognome di ogni candidato deputato o senatore, sotto il quale sono indicati i simboli delle liste a lui o lei collegate. Vicino a ogni simbolo sono indicati invece i nomi e i cognomi dei candidati nel listino bloccato del collegio plurinominale proporzionale. I nomi del listino non possono essere meno di due o più di quattro, e i candidati vengono eventualmente eletti nell’ordine in cui sono scritti.

Come si vota: tre modi per farlo correttamente

Fatta questa importante premessa, l’elettore può esprimere il proprio voto in tre modi:

Fac-simile di scheda elettorale per le politiche 2022 - © www.giornaledibrescia.it
Fac-simile di scheda elettorale per le politiche 2022 - © www.giornaledibrescia.it

  1. Tracciando un segno sul simbolo della lista (X verde nella grafica qui sopra). In questo modo la preferenza si trasferisce anche al candidato nel collegio uninominale sostenuto dalla lista votata.
  2. Tracciando un segno sul nome del candidato nel collegio uninominale (X blu nella grafica qui sopra). In questo secondo caso il voto si trasferisce anche alla lista se il candidato è sostenuto da una sola lista. Se invece è sostenuto da più liste (coalizione), il voto viene distribuito tra tutte le liste che lo sostengono proporzionalmente ai risultati di quella circoscrizione elettorale. In questo caso il voto è detto
    «disperso».
  3. Tracciando un segno sul nome del candidato nel collegio uninominale e un secondo segno sulla lista (o una delle liste) che lo sostengono (X gialle nella grafica qui sopra), attribuendo un voto al candidato scelto e un voto alla singola lista per cui si è espressa la preferenza.

Il voto è nullo quando non rientra in nessuno di questi tre casi. Non è possibile quindi nemmeno il voto disgiunto  (X rossa nella grafica qui sopra), ovvero scegliere un candidato nel collegio uninominale e una lista diversa da quelle a cui il candidato non è collegato.

Elettori italiani temporaneamente all’estero

Per gli elettori italiani che si trovano temporaneamente all’estero per motivi di lavoro, studio o cure mediche per almeno tre mesi entro i quali ricade la data delle elezioni, c’è la possibilità di votare per posta nella circoscrizione Estero. Per farlo occorre inviare una dichiarazione di opzione per questa modalità, facendola recapitare entro il 32esimo giorno antecedente alla data delle votazioni (in questo caso entro il 24 agosto) al comune di iscrizione nelle liste elettorali.

La dichiarazione deve contenere tutte le informazioni previste dalla legge, tra cui l’indirizzo postale estero al quale va inviato il plico elettorale, insieme alla fotocopia di un documento d’identità valido. Si può scaricare il modello della dichiarazione dal sito del Ministero dell'Interno, che può essere mandata via posta, fax, posta elettronica anche non certificata agli indirizzi del comune, o recapitata a mano, anche tramite terze persone.

Cosa serve per votare

Ogni elettore che si reca alle urne deve presentare un documento d’identità valido e la propria tessera elettorale. Si può chiedere una nuova tessera elettorale all’Ufficio Elettorale nel caso la propria sia stata smarrita o rubata (non serve la denuncia fatta ai Carabinieri), deteriorata o con gli spazi per i timbri esauriti, sempre mostrando il proprio documento d’identità valido al momento della richiesta. I comuni prevedono orari di apertura straordinari per questo tipo di operazioni, anche nella giornata di voto: è sempre utile consultare il sito del proprio comune per conoscere gli orari nel dettaglio (qui il caso del nostro capoluogo, Brescia).

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Voto a domicilio

Da martedì 16 agosto fino a lunedì 5 settembre 2022 è possibile richiedere il voto a domicilio. Questa modalità è riservata agli elettori affetti da gravi infermità, dipendenti in modo continuo da apparecchiature mediche vitali, e per questo impossibilitati a lasciare la propria abitazione, o in condizioni tali da non poter abbandonare la propria dimora nemmeno con i servizi di trasporto organizzati dai Comuni in occasione delle elezioni per permettere agli elettori disabili di raggiungere i seggi.

Per poter votare a domicilio, entro il 5 settembre gli interessati devono far pervenire all’ufficio elettorale comunale la domanda di ammissione al voto domiciliare indicando l’indirizzo dell’abitazione e un recapito telefonico. Vanno allegate anche una copia della tessera elettorale e una certificazione sanitaria rilasciata non prima dell’11 agosto (45esimo giorno antecedente alla data delle elezioni) da un funzionario medico dell’azienda sanitaria locale.

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