Italia e Estero

Draghi su riaperture: «Priorità a scuole e attività all'aperto»

Anticipate al 26 aprile le zone gialle dove riapriranno bar e ristoranti a pranzo e a cena. Lezioni in presenza per tutti gli ordini scolastici
DRAGHI: "PRIORITA' A SCUOLA E ATTIVITA' ALL'APERTO"
AA

Il governo sulle aperture oggi ha preso «un rischio ragionato, un rischio fondato sui dati che sono in miglioramento. Rischi che si fondano su una premessa, che i provvedimenti siano osservati scrupolosamente. La campagna vaccinale va bene con tanti elementi positivi» ha detto il premier Mario Draghi a inizio conferenza stampa dedicata a 3 blocchi di provvedimenti: riaperture, scostamento di bilancioopere messe in cantiere.

Il premier Draghi conferma che la cabina di regia «anticipa al 26 di questo mese l'introduzione della zona gialla, ma con un cambiamento rispetto al passato, nel senso che si dà precedenza all'attività all'aperto, anche la ristorazione a pranzo a cena e alle scuole tutte, che riaprono completamente in presenza nelle zone gialla e arancione, mentre in rosso vi sono modalità che suddividono in parte in presenza e in parte a distanza».

Tema importante toccato dal presidente del consiglio lo spostamento tra Regioni. «Saranno consentiti tra regioni gialle e con un pass tra regioni di colori diversi». Pre il premier «la campagna vaccinale sta andando bene, con alcune sorprese, quella è stata una delle cose fondamentali per prendere le decisioni» sulle riaperture.

Draghi parla anche di economia: «con il Def e lo scostamento si fa «una scommessa sul debito buono». «Franco ha enunciato il Def e l’entità dello scostamento, 40 miliardi. Non merita attenzione solo la cifra, ma il percorso di rientro dal deficit, che è poco meno del 12%, solo nel 2025 si vedrà il 3%. Questa è una scommessa sulla crescita: se la crescita sarà quello che ci attendiamo da tutti questi provvedimenti, dal piano di investimento, dal Pnrr, dalle riforme, pensiamo che non servirà una manovra correttiva negli anni a venire. Il processo si traduce in un’uscita dal debito per effetto della crescita». Il Pnrr, ha poi aggiunto il premier, «è fatto di 191,5 miliardi circa, di cui 69 a fondo perduto, 122 prestiti, più 30 del fondo di accompagnamento al Pnrr».

«Le misure che abbiamo adottato nelle settimane scorse con una parte di Paese in area rossa e un'altra in arancione e la sospensione del giallo hanno comportato un miglioramento dei parametri e oggi abbiamo un Rt a 0,85 - sotto 1 - e un'incidenza scesa a 182 con tendenza al miglioramento del quadro. A questo si somma l'aumento delle dosi di vaccino somministrato con oltre 14 milioni di dosi e oltre l'80% delle persone over 80 che hanno ricevuto la prima dose e dalla prossima settimana un livello di copertura ancora più alto per le fasce d'età più a rischiò». Questo il punto sull'epidemia fatto dal ministro della Salute Roberto Speranza durante la conferenza stampa.

«Sulla base di questi elementi - ha detto Speranza - siamo in grado già dal 26 di aprile di avviare un percorso graduale che vedrà come prioritaria la tutela e la salvaguardia della scuola, primo luogo in cui investiamo questo tesoretto che abbiamo accumulato. Poi in maniera graduale provvederemo ad aprire ulteriori attività economiche e sociali - ha detto Speranza -: il principio che useremo parte da un dato di evidenza scientifica emerso nelle ultime settimane e cioè che nei luoghi all'aperto riscontriamo una difficoltà molto più significativa del virus di trasmettersi e quindi di contagio. L'auspicio è che con il passare delle settimane il quadro possa restare positivo e ci consenta di programmare riaperture anche per attività che non si svolgono all'aperto».

Dal 15 maggio riapriranno le piscine all'aperto, da primo giugno le attività legate alle palestre, dal primo luglio gli eventi fieristici. Queste le date snocciolate dal ministro della Salute Roberto Speranza. «Questa è una road map che abbiamo definito al momento e che si basa sul presupposto di un aumento delle vaccinazioni - ha detto speranza -. Non sarebbe corretto e onesto indicare un giorno x in cui riaprire, ma la campagna vaccinale è lo scudo che va rafforzato e che più è forte più ci consente di riaprire. Arriverà molto presto un giorno in cui avremo tante dosi a disposizione e in cui dovremo se mai convincere parte dei cittadini a vaccinarsi e quello farà a un certo punto la differenza», ha concluso il ministro. 

È stato lungo e a tratti molto acceso il confronto tra i ministri nella cabina di regia sul Covid a Palazzo Chigi: la 'road map' finale delle riaperture, spiegano più fonti di governo, è il frutto di una mediazione del premier Mario Draghi.

A quanto viene riferito, la discussione avrebbe visto schierarsi sul fronte più aperturista il leghista Giancarlo Giorgetti e Maria Stella Gelmini per Fi, con il sostegno di Elena Bonetti per Iv, sul fronte più prudente il ministro della Salute Roberto.

Speranza, con Dario Franceschini per il Pd e Stefano Patuanelli per il M5s. Gli aperturisti si sarebbero battuti per il ritorno delle zone gialle dal 26 aprile, mentre gli altri ministri erano per un approccio più graduale, con una spinta maggiore alle aperture da maggio. Il dibattito si sarebbe ripetuto su ogni singolo aspetto del dossier. Giorgetti in particolare avrebbe tenuto il punto: «Volete tenere chiuso, ma dove sono i dati che giustificano questa scelta?», avrebbe detto ai colleghi. Alla fine la scelta di puntare su una «zona gialla rafforzata» dal 26 aprile, sarebbe il frutto della mediazione di Draghi.

Una mediazione che anche i ministri più prudenti al termine della riunione giudicano «equilibrata», dal momento che si consentono le attività all'aperto, dove sono più bassi i rischi di contagio. 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia