Italia e Estero

Decreto Ristori «bis» per gli esercizi chiusi dal nuovo Dpcm

Il Governo prevede lo stanziamento di ulteriori 1,5 miliardi per le attività che dovranno chiudere nelle zone rosse
Negozi chiusi (simbolica) - © www.giornaledibrescia.it
Negozi chiusi (simbolica) - © www.giornaledibrescia.it
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Il decreto Ristori «bis», cui si sta lavorando con l'obiettivo di portare il testo in Consiglio dei Ministri giovedì, dovrebbe valere circa 1,5 miliardi ed estenderà alle nuove attività chiuse in seguito al nuovo Dpcm (come commercio in regioni a rischio alto o parrucchieri nelle «zone rosse» a rischio massimo) gli aiuti già previsti con il decreto Ristori varato la scorsa settimana.

Ci saranno quindi, secondo quanto apprende l'agenzia di stampa Ansa da fonti di governo, contributi a fondo perduto con lo stesso meccanismo automatico e bonifici in due settimane (ed entro metà dicembre per chi dovrà fare domanda), ma anche la cancellazione per le attività coinvolte della seconda rata Imu, il credito d'imposta per gli affitti e la sospensione del versamento dei contributi.

Si starebbe studiando anche un meccanismo per aiutare in automatico, senza bisogno di nuovi decreti, la eventuale chiusura di esercizi commerciali di regioni che dovessero salire di categoria in futuro.

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