Italia e Estero

Crisi energetica: intesa europea per l'acquisto congiunto di gas

Stamattina annunciata anche l'importazione dagli Stati Uniti di 15 miliardi di metri cubi di Gnl nel 2022
Joe Biden e Mario Draghi - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
Joe Biden e Mario Draghi - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
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Alla fine di una lunga giornata di lavori l'accordo è arrivato: i Paesi dell'Unione europea procederanno all'acquisto congiunto di gas per far valere sui mercati il loro peso strategico e politico e spuntare condizioni migliori. Parallelamente, in vista del prossimo inverno, i 27 procederanno a ricostituire le scorte anche comuni. Resta invece in sospeso il tema del tetto ai prezzi del gas e della riforma del mercato dell'energia elettrica.

Il Consiglio Ue ha dato mandato alla Commissione di studiare tutte le opzioni già sul tavolo e di arrivare a nuove proposte a maggio prossimo.

Nel quadro delle azioni messe in campo per uscire dalla dipendenza dalle forniture dalla Russia rientra anche l'accordo annunciato stamane dalla presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen e dal presidente Usa Joe Biden per l'importazione dagli Stati Uniti di 15 miliardi di metri cubi di Gnl nel 2022. Un quantitativo che consentirà di sostituire le forniture russe di Gnl e destinato a salire a 50 miliardi di metri cubi entro i 2030, un quantitativo equivalente a un terzo delle attuali flussi di gas dalla Russia.

L'intesa sul testo delle conclusioni è stata sofferta, in particolare per quanto riguarda il tetto ai prezzi del gas all'ingrosso e la riforma del mercato, cioè il disaccoppiamento tra il costo del gas e quello dell'energia elettrica che i consumatori si trovano in bolletta. Su questo punto è stata concessa una deroga alla penisola iberica dopo che il premier Pedro Sanchez aveva puntato i piedi alla luce della necessità di portare un chiaro risultato in patria per fare fronte alle crescenti proteste sociali.

Il premier spagnolo ha dovuto fare i conti con l'opposizione di olandesi, tedeschi e altri Paesi nordici. Il cancelliere tedesco, al termine del vertice, ha sottolineato che «la Germania e altri Paesi sono scettici quando si tratta di interventi sul mercato dell'energia perché si mettono a rischio le forniture e non c'è un effetto sostenibile sui prezzi». Anche l'Italia è entrata nel dibattito su questi due delicati fronti.

E al termine del vertice Mario Draghi ha sottolineato come la Commissione sia stata incaricata di elaborare proposte sul fronte del tetto del prezzo del gas entro il prossimo maggio. Per quanto riguarda il patto Usa-Ue, l'aspirazione è anche quella, secondo la Commissione europea, di «ridurre l'intensità dei gas-serra di tutte le nuove infrastrutture di Gnl e dei relativi gasdotti», che la Ue si impegna a costruire per poter accogliere il gas liquefatto (compreso «l'uso di energia pulita per le operazioni in loco, la riduzione delle perdite e la costruzione di infrastrutture pulite e rinnovabili pronte per l'idrogeno»). Investire sul futuro, insomma.

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