Italia e Estero

Covid, i familiari delle vittime chiedono un incontro a Draghi

«Serve una Legge che indennizzi, l'Italia non aveva piano pandemico adeguato»
Camion dell'esercito portano fuori Bergamo le salme, verso altri templi crematori fuori regione - Foto Ansa/Filippo Venezia
Camion dell'esercito portano fuori Bergamo le salme, verso altri templi crematori fuori regione - Foto Ansa/Filippo Venezia
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I legali che assistono circa 500 familiari di vittime del coronavirus hanno scritto al presidente del Consiglio Mario Draghi per chiedere «ufficialmente un incontro con le Istituzioni che rappresentano i cittadini perché a questi cittadini sono dovuti ascolto ed il riconoscimento dei loro diritti lesi».

«Chiediamo un incontro perché ci aspettiamo che il nuovo Governo si metta a disposizione per una legge di indennizzo in favore di tutti i familiari delle vittime, che grazie alla protratta noncuranza e negligenza di burocrazia e politica sono stati resi orfani o vedovi e vedove», è scritto nella lettera.

«Abbiamo deciso di rivolgerci a Lei - scrivono i legali - a distanza di un anno da quei fatidici 21 e 23 Febbraio 2020 da cui tutto è cominciato, per sollecitare una riflessione ma,soprattutto, per esortarLa ad un dialogo, quello che fino ad oggi, oltre a tutto il resto è mancato».

«Non è superfluo ricordare - scrivono anche i legali - come le proporzioni e le conseguenze sarebbero state certamente diverse e più contenute, se l'Italia avesse avuto un piano pandemico adeguato, in particolare se le istituzioni preposte a garantire questa dotazione avessero ottemperato ai loro obblighi di legge, sia europei che internazionali, attuando ciò che già da anni il Parlamento Europeo, le linee guida dell'Oms, e le statuizione della Regolamentazione Sanitaria Internazionale avevano chiesto di attuare».

 

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