Italia e Estero

Coronavirus, il punto del giorno con Regione Lombardia

L'assessore al Welfare Giulio Gallera condivide gli ultimi aggiornamenti sull'epidemia di Covid-19
Attilio Fontana e Giulio Gallera - Foto Ansa
Attilio Fontana e Giulio Gallera - Foto Ansa
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Torna l'aggiornamento quotidiano con Regione Lombardia: l'assessore al Welfare Giulio Gallera in diretta Facebook da Milano fa il punto sull'epidemia da coronavirus.

L’assessore al Welfare di Regione Lombardia giudica positivamente il nuovo decreto del Governo, con restrizioni applicate in tutta Italia, anche se per quanto riguarda gli esercizi commerciali ci sono ancora aperture «che si potevano evitare».

Un discorso simile vale anche per le attività produttive: secondo Gallera si poteva trovare il modo di estendere lo stop anche alle aziende nella condizione di farlo, come peraltro sta già avvenendo in maniera spontanea.

Gallera ha parlato del rischio concreto che l’epidemia metta in crisi altre regioni d’Italia, «con sistemi sanitari meno strutturati del nostro.

I dati: i positivi a oggi sono 8.725, 1.445 in più rispetto a ieri. Ricoverati: 4.447, 395 in più rispetto a ieri. «Il problema è che restano in ospedale molti giorni», ha detto Gallera. Complessivamente, i decessi sono 744, 127 in più rispetto a ieri.

Bergamo resta la provincia più colpita, 2.136 casi, mentre Brescia è a 1.598. La differenza del dato bresciano rispetto alla mappa pubblicata in precedenza sul nostro sito è motivata dalla differenza di orario (il dato Ats è delle 13). Sono salite a 1.146 le persone risultate positive al Coronavirus in provincia di Milano, 220 in più rispetto al dato di ieri, ha detto inoltre Gallera, spiegando che «Milano ha una crescita lenta però costante, ma il fatto che cresca lentamente è un elemento positivo». A Cremona i contagi sono1.302, +241, 1.123 a Lodi con un aumento di 88 casi, a testimonianza che la zona rossa ha funzionato, sottolineano dalla Regione, a Pavia 468, 98 a Como.

 

 

«Gli ospedali lombardi a oggi non hanno praticamente più capacità di recezione», ha sottolinato Gallera, spiegando come sia in corso uno sforzo organizzativo per trovare nuovi letti: sono 209 quelli recuperati di recente, destinati ai pazienti con situazioni stabili o in via di miglioramento.

 

 

 

 

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