Italia e Estero

«A settembre 80% degli italiani vaccinati. Terza dose? Possibile»

Il commissario per l'emergenza Francesco Figliuolo auspica un passaggio graduale a una gestione ordinaria
Il generale Francesco Figliuolo - Foto Ansa/Alessandro Di Marco © www.giornaledibrescia.it
Il generale Francesco Figliuolo - Foto Ansa/Alessandro Di Marco © www.giornaledibrescia.it
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L'obiettivo è «vaccinare l'80% popolazione entro settembre di quest'anno, compresi i 12-15enni: in totale 54,3 milioni di italiani». Lo ha detto il commissario per l'emergenza Francesco Figliuolo in audizione alla Camera, sottolineando che il compito della struttura è quello di «tutelare la salute e la vita dei nostri concittadini, ristabilendo le condizioni per favorire la ripartenza del paese». Per farlo, ha aggiunto, «non dobbiamo sprecare niente in termini di risorse, uomini, tempo e mezzi. L'Italia ha tutto, bisogna solo saperlo mettere insieme e in maniera coordinata».

A questo punto della campagna vaccinale serve «un graduale ma necessario passaggio da vaccinazioni effettuate in maniera centralizzata presso gli hub ad un sistema di vaccinazioni delocalizzate, molto più capillare e prossimo ai cittadini». Figliulo ha poi definito il «punto di svolta» della campagna vaccinale proprio l'aver accelerato sulle dosi a queste categorie: è «ciò che ha permesso il repentino calo di ricoveri e morti».

Considerati gli attuali scenari della pandemia, «potrebbe essere prevista la necessità di almeno un'ulteriore dose». Nei prossimi mesi, il generale auspica un passaggio graduale dalla gestione commissariale dell'emergenza ad una gestione ordinaria «delle attività sanitarie da parte delle amministrazioni centrali e locali competenti». Infatti «l'ordinarietà della gestione dell'attività vaccinale futura che, stante gli attuali scenari, potrebbe prevedere la necessità di almeno un'ulteriore dose, così come gli interventi di supporto al sistema sanitario nazionale, agli istituti scolastici e ad ogni altra articolazione del Paese supportata dalla Struttura del commissario, dovrà tornare ad essere governata dalle strutture dello Stato preposte».

 

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