Italia e Estero

Via la quarantena per i vaccinati da meno di 4 mesi: le ipotesi

Autosorveglianza e tampone per chi ha la terza dose, se asintomatici. Cinque giorni di quarantena per i vaccinati da più di 120 giorni
QUARANTENA, NUOVE REGOLE
AA

Niente quarantena per i vaccinati da meno di quattro mesi e per chi ha ricevuto la dose booster, ma anche estensione del Super Green pass nell'ambito dei trasporti a lunga percorrenza, fiere e impianti sci. Tra nuove strette e qualche allentamento, il Governo è pronto a varare l'ultimo decreto anti-Covid di questo secondo anno di pandemia, che si chiude con numeri record sui contagi di questa quarta ondata (nelle ultime 24 ore sono stati quasi 100mila).

Non passa però il fronte di chi chiedeva di estendere l'obbligo del Super Green pass a tutte le categorie di lavoratori, nonostante la sponda delle Regioni. E non prevale la linea rigorista di chi come il ministro della Salute, Roberto Speranza, sulla scorta dei pareri del Cts e pur d'accordo sulle modifiche alle regole sull'autoisolamento, chiedeva norme non troppo blande. 

Quarantene

Cambiano le regole per le quarantene. Lo scopo è evitare la paralisi del Paese, che con un alto numero di persone in quarantena (contagiati o venuti a contatto con un infettato) rischia di finire in una sorta di 'mini-lockdown' generato anche dai continui autoisolamenti di chi invece è negativo. Secondo quanto si apprende da fonti governativo, ci saranno tre tipologie di quarantena:

  1. Per i non vaccinati: continuano a valere le regole attuali, quindi rimane la quarantena di 10 giorni;
  2. Per chi ha il super Green Pass da più di 120 giorni: la quarantena si riduce a 5 giorni, al termine dei quali sarà richiesto un tampone negativo per uscire dall'isolamento;
  3. Per chi ha la dose booster o il super Green Pass da meno di 120 giorni: non è più prevista la quarantena, ma solo una forma di autosorveglianza se non si manifestano sintomi: al quinto giorno dal contatto con il caso positivo al Covid-19 bisogna effettuare un tampone e ottenere un esito negativo.

Misure diverse da quelle su cui si era orientato il parere del Comitato Tecnico Scientifico: dopo un incontro durato diverse ore gli scienziati avevano convenuto di azzerare la quarantena, in questi casi, soltanto ai vaccinati impiegati nei servizi essenziali - purché indossassero obbligatoriamente la mascherina Ffp2 per circa una settimana - e di ridurla a cinque giorni ai vaccinati con booster. In cabina di regia però il Governo ha invece accolto tout court la richiesta delle Regioni, che chiedevano appunto l'eliminazione dell'autoisolamento agli immunizzati. La decorrenza delle nuove norme, per ragioni organizzative e logistiche, sarà definita in accordo con il Commissario Figliuolo. 

Super Green Pass per trasporti, fiere e impianti da sci

Il super Green Pass (da febbraio solo per chi è immunizzato con ultima dose da non oltre 6 mesi o guarito dal Covid) potrebbe diventare obbligatorio ora anche per i viaggi a lunga percorrenza, per la partecipazione alle fiere o negli impianti da sci, anche se sono ancora in corso approfondimenti su questo tema.

Prezzi calmierati per le Ffp2

Intesa invece per calmierare il prezzo delle mascherine Ffp2: una proposta condivisa nell'esecutivo della quale ora sarà incaricata la struttura commissariale, che dovrebbe stipulare apposite convenzioni con le farmacie.

Slitta l'estensione ai lavoratori

Slitta invece al prossimo Cdm l'ipotesi dell'estensione del Super pass a tutti i lavoratori, un provvedimento da sempre sostenuto dal ministro per la funzione pubblica Renato Brunetta, ora anche dal ministro del Lavoro Andrea Orlando, dal ministro della Famiglia, Elena Bonetti (in quota Idv) e dagli stessi governatori. A sollevare dubbi su questa misura, già in cabina di regia, sono stati Lega e Cinque Stelle. Il ministro Giancarlo Giorgetti - pur non escludendo che se ne possa discutere in un prossimo Cdm - avrebbe sottolineato la necessità in caso di portare avanti, di pari passo, anche una presa di responsabilità da parte dello Stato: se si volesse estendere l'obbligo del super pass ai luoghi di lavoro che di fatto diventerebbe un «obbligo vaccinale» per i lavoratori, il ragionamento, lo Stato dovrebbe assumersi la responsabilità per eventuali conseguenze da vaccino ed elencare i «fragili» esenti dall'obbligo.

Perplessità, seppure con motivazioni opposte a quelle del Carroccio, sono state espresse anche da M5s. Il ministro Stefano Patuanelli avrebbe sottolineato che finora si è sempre ragionato per funzioni: forze dell'ordine, docenti, sanitari, lavori a contatto con le persone. Quale sarebbe stata quindi la ratio di distinguere tra lavoratori e disoccupati? «Non siamo contrari all'obbligo di super Green pass come dimostrano i precedenti decreti, ma con raziocinio. Forse a questo punto - avrebbe detto Patuanelli - conviene ragionare sull'obbligo vaccinale».

La cabina di regia

Alla cabina di regia sono presenti i capidelegazione di maggioranza, Mariastella Gelmini per Forza Italia insieme al ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, Elena Bonetti per Italia Viva, Dario Franceschini per il Pd, Giancarlo Giorgetti per la Lega, Stefano Patuanelli per il Movimento 5 Stelle e il ministro della Salute Roberto Speranza per Leu, oltre al sottosegretario alla presidenza Roberto Garofoli.

Alla riunione anche il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro e Franco Locatelli, coordinatore del  Cts, che si è riunito da questa mattina per dare, tra l'altro, un parere sulla durata della quarantena. 

Articolo in aggiornamento...

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia