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Terremoto Messico, epicentro e profondità contengono il bilancio

La spiegazione tra i due dati è nella lontananza dell'epicentro dalle zone più abitate e nella profondità del movimento tellurico
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Una scossa devastante, 8,2 gradi Richter, e un bilancio, almeno finora, di 26 morti: un numero ridotto rispetto, per esempio, alle 15mila vittime del terremoto del 19 settembre del 1985 di 8.1 gradi. La spiegazione tra i due dati è nella lontananza dell'epicentro dalle zone più abitate e nella profondità del movimento tellurico.

Pijijiapan, la località dello stato del Chiapas più vicino al sito di origine della scossa, si trova infatti in un'area rurale, con una bassa densità di popolazione, distante quasi mille chilometri dalla capitale, Città del Messico, una megalopoli vulnerabile su tanti fronti con 20 milioni di abitanti.

Un altro fattore che ha impedito probabilmente un bilancio più pesante è la profondità: il movimento tellurico è avvenuto a 58 chilometri. Più in superficie è infatti la scossa, più potenza distruttiva ha il sisma. Il terremoto del 1985 fece 15 mila morti: l'epicentro si trovava nello stato di Guerrero, a 400 km dalla capitale e a 18 km di profondità. A impressionare sulle dimensioni del sisma della notte è comunque un dato reso noto dal presidente, Enrique Pena Nieto: ad avvertire il potente terremoto sono stati circa 50 milioni di abitanti, su una popolazione totale del paese di 127 milioni. E la scossa ha raggiunto gran parte del Messico, dal sudest al centro.

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