Italia e Estero

L'Isis ha rivendicato la strage di Vienna

Quattordici i fermi effettuati, l'Austria decreta il lutto di Stato per tre giorni
Una corona di fiori sul luogo dell'attentato - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
Una corona di fiori sul luogo dell'attentato - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
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L'Isis ha rivendicato l'attentato di Vienna. Fejzulai Kujtim, il ventenne che l'altra sera ha seminato il terrore nelle strade del centro storico della capitale austriaca uccidendo 4 persone e ferendone 22, ha agito «da soldato del califfato», ha fatto sapere l'organizzazione attraverso i suoi mezzi di propaganda.

L'Europa però risponde compatta e il cancelliere austriaco Sebastian Kurz assicura: «Difenderemo i nostri valori e non ci lasceremo spaventare». Kujtim, ucciso dalla polizia subito dopo la scellerata missione, era cittadino austriaco, originario della Macedonia del Nord e con doppia nazionalità: già arrestato nel 2019, era riuscito a tornare a piede libero in anticipo, dopo aver ingannato i responsabili del programma di deradicalizzazione. Aveva anche postato su Instagram le sue intenzioni. Dopo Nizza, la strage commessa in Austria conferma come il Vecchio continente, in piena pandemia, sia attraversato da un'ondata di attentati in un clima di tensione esacerbato dalle invettive del presidente turco Erdogan contro la Francia di Emmanuel Macron.

«Siamo più forti dell'odio e del terrore», ha detto per tutti la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen. Anche Papa Francesco è intervenuto: «Basta con la violenza. Costruiamo insieme la pace e la fraternità». Angela Merkel ha parlato di un «nemico comune» e il capo dell'Eliseo ha promesso «sostegno incondizionato» alla guerra al terrore. «Non esiste un conflitto fra cristiani e musulmani, fra l'Austria e i migranti - ha detto Kurz parlando alla nazione -. Ma c'è un conflitto fra tante persone che vogliono la pace e pochi che vogliono la guerra. Un conflitto fra la civiltà e la barbarie». Vienna ha decretato il lutto di Stato per tre giorni. Mentre nella giornata di oggi sono stati effettuati 14 fermi, tutti convertiti in ordini di custodia cautelare. Altri due arresti sono stati eseguiti in Svizzera.

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