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Attacco terroristico a Vienna, si aggrava il bilancio

Tre le persone rimaste uccise oltre a un attentatore, «simpatizzante» dell'Isis come ha detto il ministro dell'Interno austriaco
  • Attacco terroristico a Vienna
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  • La polizia nel luogo dell'attacco a Vienna - Foto Epa © www.giornaledibrescia.it
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Un commando in azione e un attacco multiplo in una Vienna affollata di persone alla vigilia del lockdown. La città è piombata ieri sera nell'incubo del terrorismo, con una dinamica che assomiglia alla tragica notte del Bataclan di Parigi, il 13 novembre di 5 anni fa, con gli attentatori che hanno sparato a caso nei locali.

Almeno quattro i morti, oltre a un attentatore risultato - ha detto il ministro dell'Interno - «simpatizzante» dell'Isis. Un altro attentatore sarebbe i fuga. Il governo ha invitato i cittadini a rimanere in casa e i bambini potranno a non andare a scuola.

Tutto è cominciato vicino alla Sinagoga nella Seitenstettengasse, nel centro della capitale austriaca, dove molte persone si godevano l'ultima libera uscita prima della serrata dettata dal Covid-19: verso le 20 i primi spari, un'esplosione (forse uno degli assalitori che secondo alcune fonti si sarebbe fatto esplodere), diversi sospetti in fuga, un altro ancora arrestato.

La polizia ha riferito che il commando, composto da «molti sospetti armati di fucile», ha sparato in sei luoghi diversi della città. Le forze speciali hanno dunque dato il via a una massiccia caccia all'uomo per le vie di Vienna, presto affiancate dall'esercito.

La polizia viennese ha quindi invitato i residenti del centro a trovare riparo e non uscire di casa e a non diffondere foto o video dell'attacco in corso che avrebbe potuto mettere in pericolo agenti o passanti. I social si sono tuttavia riempiti di immagini, molte delle quali raccapriccianti, mentre testimoni scrivevano di aver udito «almeno 50 spari». 

«È un attacco terroristico disgustoso», ha reagito il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, aggiungendo che l'Austria non si lascerà intimidire dal terrorismo. Ma è l'Europa intera - già fiaccata dalla pandemia - a condannare «un atto codardo», nel nome dell'unità «contro l'odio e la violenza».

«I nostri nemici devono sapere con chi hanno a che fare. Non ci arrenderemo», ha tuonato il presidente francese Emmanuel Macron di fronte all'ennesimo attacco in Europa dopo la decapitazione di Samuel Paty e gli attentati di Nizza e Lione. «Non c'è spazio per l'odio e la violenza nella nostra casa comune europea», ha twittato anche il premier Giuseppe Conte. Intanto, la Repubblica Ceca ha deciso di avviare controlli alle frontiere con l'Austria. 

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