Italia e Estero

Le preoccupazioni del Governo per l'aumento dello spread

Il premier Conte si augura che scenda, il ministro Tria dice che a questi livelli non è sostenibile, ma per Di Maio la manovra non si tocca
Il ministro Tria - Foto Ansa/Riccardo Antimiani
Il ministro Tria - Foto Ansa/Riccardo Antimiani
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L'aumento dello spread preoccupa il Governo, che fa comunque quadrato dopo la bocciatura della manovra da parte dell'Ue e ribadisce che «indietro non si torna». 

Da Mosca, il premier Conte assicura che «l'Italia è in buona salute», ma in colloqui con Stampa e Repubblica confessa il timore sull'andamento del differenziale fra Btp e bund: «Se sale, o si mantiene alto a questo punto, è un problema, quindi dobbiamo augurarci che scenda. Abbassiamo tutti i toni. Facciamo sistema affinché ciò avvenga». 

Anche il ministro Tria, pur assicurando che «la nostra non è una strategia temeraria, non c'è alcun motivo per cambiare la manovra», ammette che «lo spread a 320 non si può sostenere a lungo». 

Di Maio invece non arretra: la manovra non cambia «perché manteniamo le promesse e perché siamo uno stato sovrano». 

Il differenziale ha aperto stamattina a 318, Piazza Affari a -0,28%.

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