Italia e Estero

Inferno in Costa Azzurra: almeno 17 morti, 5.000 sfollati

La Costa Azzurra in ginocchio dopo le violente precipitazioni: almeno 17 i morti e 5.000 sfollati
  • Costa Azzurra devastata
    Costa Azzurra devastata
  • Costa Azzurra devastata
    Costa Azzurra devastata
  • Costa Azzurra devastata
    Costa Azzurra devastata
  • Costa Azzurra devastata
    Costa Azzurra devastata
  • Costa Azzurra devastata
    Costa Azzurra devastata
  • Costa Azzurra devastata
    Costa Azzurra devastata
  • Costa Azzurra devastata
    Costa Azzurra devastata
  • Costa Azzurra devastata
    Costa Azzurra devastata
  • Costa Azzurra devastata
    Costa Azzurra devastata
  • Costa Azzurra devastata
    Costa Azzurra devastata
  • Costa Azzurra devastata
    Costa Azzurra devastata
  • Costa Azzurra devastata
    Costa Azzurra devastata
  • Costa Azzurra devastata
    Costa Azzurra devastata
AA

La Costa Azzurra devastata, straziata, annichilita: un piccolo tornado, un nubifragio - lo hanno chiamato in vari modi - e quella 'onda nerà di cui parlano in tanti, una forza terrificante che ha ucciso almeno 17 persone e ferito una delle zone più belle della Francia

Superando una teoria infinita di auto incolonnate sull'A8 in direzione Marsiglia, si scende per Nizza sotto un sole cocente - una beffa dopo quel che è successo la notte scorsa. E si passa attraverso pinete allagate, negozi pieni di fango, gente che cammina trascinandosi dietro poche cose, chiuse in teli di fortuna mentre le sirene dei 'pompiers' cercano di far largo ai mezzi che corrono ovunque ci sia bisogno. 

Antibes, Biot, Cannes, Mandelieu, Vallauris: paesini della Costa Azzurra i cui nomi ricordano la Belle epoque. Devastati dalla furia della pioggia e da quella tromba d'acqua che li ha straziati. L'onda nera, quella della Brague, ha sommerso tutto e il fango, diluito dalla pioggia, è entrato dovunque devastando e portando via tutto quello che non era afferrato alla terra.

Biot è uno dei paesini più colpiti e lo vedi arrivando perché il mare ha cambiato improvvisamente colore. Non è più turchese, come a Nizza, è neroAntibes, poco più in là, le macchine gettate come foglie sulle capanne, roulotte rovesciate, alberi abbattuti. Il parco giochi dei bambini non c'è più, sommerso da un lago di fango. La Croce rossa francese cerca come può di essere un punto d'appoggio per chi è finito fuori casa. Sono quasi cinquemila gli sfollati dall'altra notte. 

I turisti che affollavano il camping 'Le Sourì hanno occhi grandi e pieni di paura e cercano di arrivare come possono all'aeroporto Cote d'Azur di Nizza. C'è chi aspetta l'autobus che non verrà, chi ha la fortuna di riuscire a trovare un taxi. E chi fa l'autostop.

Intanto proseguono le ricerche dei quattro dispersi - uno a Antibes, due a Cannes e uno a Mandelieu-la-Napoule -: di loro non ci sono ancora tracce ma le ricerche non sono state interrotte neppure durante la notte.

 

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia