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«Fake news», «infodemia» e il caso della scomparsa di Kim

Mentre le voci sulla morte si rincorrono, il ministro dell’Unificazione di Seul afferma: «Il Governo sa dove si trova Kim Jong-un»
Kim Jong-un - Foto © www.giornaledibrescia.it
Kim Jong-un - Foto © www.giornaledibrescia.it
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«Il Governo sa dove si trova Kim Jong-un». Così il ministro dell’Unificazione di Seul, Kim Yeon-chul, ha risposto in un’audizione in parlamento, nel mezzo delle voci più varie sullo stato di salute del leader nordcoreano.

Kim ha aggiunto che il supremo comandante potrebbe aver saltato la cerimonia del 15 aprile, dedicata al compleanno del nonno Kim Il-sung, fondatore dello Stato, per i timori del coronavirus e non perché malato. Il ministro ha definito «fake news» e «infodemia» i rumor sulla sua malattia: «Posso dire con sicurezza che non ci sono stati segnali insoliti» al Nord.

La posizione di Kim è la più netta espressa finora da Seul sullo stato di salute del leader nordcoreano, a maggior ragione perché fatta dal ministro dell’Unificazione che ha in carico i rapporti col Nord.

«Può essere visto come un fenomeno di infodemia - ha aggiunto Kim nell’audizione dinanzi alla commissione Affari esteri del parlamento, nel resoconto dei media sudcoreani -. Abbiamo una capacità d’intelligence che ci permette confidenzialmente di dire che non ci sono segnali inconsueti» nello Stato eremita.

«So che il report della Cnn è basato su quello di Daily Nk, che ha riportato che Kim ha subito un intervento chirurgico al Hyangsan Medical Center». E «non può avere senso, logicamente. L’Hyangsan Medical Center è una clinica, una struttura non in grado di eseguire interventi chirurgici o procedure mediche».
La sua mancata partecipazione ai solenni eventi del 15 aprile, inclusa la mancata visita al mausoleo di Kumsusan («il Palazzo del Sole») è in linea con gli sforzi di Pyongyang di limitare le commemorazioni contro la diffusione della pandemia.

 

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