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Dl Sostegni: entro aprile in media 3.700 euro per attività

Da distribuire in cinque macro-capitoli i 32 miliardi di extradeficit per gli aiuti autorizzati dal Parlamento
Ristoranti e bar tra le categorie di attività che stanno soffrendo di più la pandemia - Foto © www.giornaledibrescia.it
Ristoranti e bar tra le categorie di attività che stanno soffrendo di più la pandemia - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Indennizzi in tempi rapidi, in media 3.700 euro ad attività, partendo subito dopo Pasqua per fare arrivare 11 miliardi nelle casse delle imprese martoriate dal Covid se possibile già entro fine aprile.

Arriva all’ultimo miglio il decreto Sostegni, che distribuirà tutti i 32 miliardi di extradeficit già autorizzati dal Parlamento in 5 macro-capitoli: aiuti alle attività produttive, sanità e vaccini, enti locali, finanziamenti a scuola, cultura e filiere, pacchetto lavoro, compreso il rinnovo dell’indennità per gli stagionali cui arriverà l’una tantum di 2.400 euro per coprire tre mensilità.

Il via libera arriverà oggi in Consiglio dei ministri, una volta sciolti gli ultimi nodi su blocco dei licenziamenti e cartelle: il divieto di licenziare si dovrebbe accompagnare con una proroga per tutto il 2021 della cassa Covid, che vale 3,3 miliardi, e con un intervento differenziato per chi ha gli strumenti ordinari e chi, invece, aspetta la riforma degli ammortizzatori.

Al tavolo con le parti sociali sono emerse distanze tra chi vorrebbe l’ammortizzatore unico e chi universale sì, ma distinguendo per i diversi settori. Orlando ha promesso un nuovo documento ma per stilarlo serviranno altri approfondimenti. Quanto al fisco, invece, si sarebbe raggiunta una intesa su uno stop a rate e nuove cartelle fino a fine aprile, per poi spalmare l’invio degli atti del fisco in due anni per evitare di ’inondare’ i contribuenti.

Si discute ancora, invece, sulle misure per liberare il magazzino della ex Equitalia grazie alla cancellazione delle vecchie cartelle. Tutti d’accordo sul nuovo meccanismo di ristoro della attività produttive: archiviati i codici Ateco degli ultimi ristori, l’aiuto si rivolge a circa 3 milioni di piccole e medie imprese, quelle con giro d’affari fino a 10 milioni.

Potranno accedere le attività con perdite di almeno il 30%, mentre il calcolo dell’indennizzo sarà basato sulla media mensile delle perdite tra l’intero 2020 e l’intero 2019. Alla perdita media mensile si applicheranno 5 fasce di indennizzo in base al fatturato: 60% per le imprese fino a 100mila euro, 50% tra 100mila e 400mila euro, 40% tra 400mila e un milione, 30% tra uno e 5 milioni e 20% tra 5 e 10 milioni.

Servirà una autocertificazione attraverso una apposita piattaforma messa a punto con Sogei, i contributi saranno poi erogati dall’Agenzia delle Entrate che farà ex post i controlli per non rallentare gli aiuti.

Ci saranno 60 giorni per fare domanda e si potrà scegliere tra bonifico e credito d’imposta: si andrà da minimo 1.000 euro per le persone fisiche (2.000 per le persone giuridiche) a massimo 150mila euro, in media circa 3.700 euro per attività.

Per gli autonomi arriverà poi un rifinanziamento da 1,5 miliardi del fondo istituito con la manovra per la riduzione o la cancellazione dei contributi. Altrettanto vale il rinnovo delle indennità per stagionali, lavoratori di terme e spettacolo.

Sarà rinnovato il reddito di emergenza per tre mesi e rifinanziato con un miliardo il Reddito di cittadinanza. Fondi anche per terzo settore e lavoratori fragili. Per il mondo della cultura ci saranno anche altri 400 milioni, 600 saranno destinati alla montagna, 100 a fiere, catering, eventi, bloccati dal Covid. Alla sanità assegnati 4 miliardi e mezzo.

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