Italia e Estero

Covid, Gerli: «Le mie previsioni non erano errate»

L'ingegnere veneto ha fatto parte del Cts per due giorni per poi rassegnare le dimissioni
Un fermo immagine di Alberto Giovanni Gerli - Foto © www.giornaledibrescia.it
Un fermo immagine di Alberto Giovanni Gerli - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Quarant’anni, imprenditore e ingegnere veneto, Alberto Gerli ha fatto parte del nuovo Comitato tecnico scientifico (che ha il compito di fornire al governo valutazioni sulla pandemia al governo) solo due giorni.

Dopo le polemiche che lo hanno investito dopo il suo inserimento da parte del capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, nel gruppo di esperti, ha rassegnato le dimissioni. All’ingegnere si sono imputate scarse competenze, l'inattendibilità delle sue proiezioni statistiche rispetto all'andamento del contagio. Inoltre in due diversi interventi Sinistra Italiane e Verdi avevano criticato la nomina di Gerli, sostenendo che fosse in quota Lega. 

«A seguito delle inattese e sorprendenti polemiche esplose all'indomani della mia nomina a componente del Comitato Tecnico Scientifico, ho ritenuto opportuno rinunciare al mio incarico così da evitare al Cts e alle istituzioni in generale ulteriori, inutili ostacoli e distrazioni rispetto alle importanti e difficili decisioni che sono chiamati a prendere in un momento tanto delicato per il Paese».

Così l'ingegnere Alberto Gerli ospite a The Breakfast Club su Radio Capital.

«Ringrazio la Presidenza del Consiglio per la nomina, di cui mi ritengo onorato, e grazie alla quale avrei potuto dare il mio contributo al servizio del Paese. Rimango convinto della bontà dei dati che ho contribuito a sviluppare e del fatto che possano costituire un utile elemento di analisi nella gestione della pandemia. Per tale ragione, continuerò con ancora più energia a lavorare e ad aggiornare i modelli, con l'aiuto degli scienziati con cui ho collaborato sin dai primissimi giorni della pandemia in Italia. Non è vero che le mie previsioni erano errate, sono state male interpretate. Contro di me campagna di fake news - aggiunge -. I miei modelli sviluppati a gennaio sui contagi in Lombardia sono stati elaborati quando il trend era in discesa. Non erano prevedibili le varianti inglesi. Quando ci siamo accorti dei primi focolai nel Bresciano abbiamo aggiornato il trend e cambiato le previsioni. Senza variante inglese le nostre previsioni sarebbero state corrette. I miei modelli hanno funzionato. Non ho mai sostenuto che il lockdown è inutile, questa è stata una rielaborazione giornalistica. Io nominato dalla Lega? Smentisco categoricamente legami con la Lega».

 

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