Italia e Estero

Covid, Capua: «Senza i vaccini avremmo i morti in strada»

E su Omicron dice: «Il sistema immunitario può faticare a riconoscerla»
Un tampone - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
Un tampone - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Ilaria Capua, studiosa della University of Florida, intervistata da La Repubblica dice chiaramente che «senza i vaccini, ci sarebbero molti Paesi al tracollo con i malati gravi e morti. Si rischierebbe il collasso. Omicron non è una sorpresa». 

«Che il vaccino non prevenga l'infezione lo sappiamo da sempre. Però evita la malattia più grave, che è quanto vogliamo - afferma -. Non bisogna mai perdere di vista il vero punto di rottura, cioè il sovraccarico degli ospedali. Se non avessimo il vaccino, e le persone si comportassero da negazionisti, avremmo i morti per strada, come in Ecuador, Perù, Brasile». 

Capua spiega che arriveranno anche altre varianti e che «l'unica cosa che possiamo fare è innalzare il muro di protezione con il vaccino e avere comportamenti prudenti e saggi».

Fino all'arrivo di Omicron «le due dosi erano sufficienti. Oggi, di fronte ad una variante "cambiata" sarebbe irreale pensare che la tenuta del vaccino sia identica. Diciamo che rispetto al virus originale, Delta aveva i baffi finti ma Omicron ha baffi, barba e occhiali da sole. Il sistema immunitario può faticare a riconoscerla. Ma per fortuna col richiamo si arresta la corsa», afferma. 

Dobbiamo aspettarci la quarta o quinta dose? «All'inizio di ogni inverno si farà il richiamo, come per l'influenza», ribatte «Il Covid non andrà via - avverte -. Mi dispiace dirvelo, ma questi sono macrocicli di centinaia o migliaia di anni, si endemizzerà».

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