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Così inizia la diciottesima Legislatura

Dai primi passi in Parlamento dei deputati e dei senatori alla definizione del Governo: ecco le prossime tappe
Palazzo Madama © www.giornaledibrescia.it
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Ci vorrà minimo un mese, forse anche di più. Definiti i risultati, comincerà la maratona per trovare i nuovi presidenti delle Camere e formare il nuovo governo. Queste le tappe che scandiranno i primi passi della XVIII Legislatura:

8-9 MARZO: I nuovi deputati e senatori possono cominciare a registrarsi in Parlamento: foto, consegna del tesserino da parlamentare e altri adempimenti burocratici. 

23 MARZO: Prima seduta delle nuove Camere. Per scegliere chi presiederà questo primo appuntamento delle nuove assemblee, i regolamenti parlamentari di Camera e Senato fissano criteri diversi. A Palazzo Madama vale quello dell'anzianità: l'onore spetterà all'ex presidente della Repubblica e senatore a vita Giorgio Napolitano (93 anni). A Montecitorio si pescherà dai vicepresidenti della Camera della passata legislatura.

L'ELEZIONE DEI PRESIDENTI DELLE CAMERE: La prima seduta sarà dedicata all'elezione dei nuovi presidenti. Al Senato si farà presto, massimo due giorni: se dopo tre votazioni nessuno supera la maggioranza assoluta si va al ballottaggio tra i due più votati, in cui vince chi ha più consensi. Alla Camera, invece, i tempi potranno essere più lunghi: per eleggere il nuovo numero uno dell'assemblea serve la maggioranza dei due terzi nei primi tre scrutini, poi la maggioranza assoluta, e si va avanti così fino alla fumata bianca. 

25 MARZO: Per questa data i parlamentari devono aver comunicato a quale gruppo vogliono appartenere.

27 MARZO: entro questa data i gruppi parlamentari eleggono i loro presidenti.

FINE MARZO-INIZIO APRILE: Una volta eletti i presidenti di Camera e Senato e formati i gruppi parlamentari, il premier Gentiloni rassegna le dimissioni e partono al Quirinale le consultazioni per la formazione del nuovo governo. La settimana santa (Pasqua quest'anno cade il primo aprile) non dovrebbe bloccare i lavori. Al Quirinale saliranno i presidenti delle Camere, l'ex capo dello Stato Giorgio Napolitano e i rappresentanti dei gruppi parlamentari. Al termine del giro d'orizzonte Mattarella deciderà il da farsi: incarico esplorativo (se la situazione dovesse essere ancora confusa) o incarico pieno, per formare il nuovo governo. Nel frattempo continua a governare Gentiloni, in carica per gli affari correnti. 

IL NUOVO GOVERNO: Se l'incaricato scioglie la riserva, presenta la lista dei ministri al presidente della Repubblica, giura con la sua squadra al Quirinale e va alla Camera e al Senato per il voto di fiducia. Se invece rinuncia, nuovo giro di consultazioni e nuovo incarico. Una volta ottenuta la fiducia dei due rami del Parlamento, il governo non ha altri adempimenti da compiere e può cominciare il suo lavoro.

 

 

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