Italia e Estero

Coronavirus: vittime salgono a 811, rientrati altri otto italiani

Sul rientro dei ragazzi a scuola, Azzolini chiarisce: «Non sono i presidi a decidere, ma i medici»
Operazioni di rientro in patria per gli italiani che erano in Cina - Foto Ansa
Operazioni di rientro in patria per gli italiani che erano in Cina - Foto Ansa
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L'aereo proveniente da Wuhan con a bordo 200 persone, fra cui otto italiani, evacuate dalla Cina in seguito alla diffusione del coronavirus, è atterrato in Inghilterra, nella base Raf di Brize Norton, nell'Oxfordshire. Lo riferisce la Press Association. Gli italiani saranno trasferiti a Pratica di Mare con un volo militare italiano. Con loro anche 2 cittadini greci, 7 danesi e 4 svedesi. Non ci sarà invece il 17enne studente di Grado che è ancora alle prese con la febbre.

Intanto dallo Spallanzani hanno fatto sapere che è negativo il test cui è stata sottoposta una donna che era in quarantena alla Cecchignola. In Cina salgono a 811 le vittime del coronavirus, che ha contagiato oltre 37mila persone.

«Se gli studenti rientrati dalla Cina devono restare a casa o meno, lo decidono i medici». Lo dice alla Stampa, in apertura di prima pagina, la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina, mettendo in chiaro che con la nuova circolare per le scuole, emessa dal ministero della Salute, non si scaricano le responsabilità sulle famiglie. «Solo gli studenti che non presentano sintomi - spiega - possono scegliere se andare a scuola o rimanere a casa».

Di fronte al dubbio che chi non sa di essere infetto dal coronavirus, perché ancora nel periodo di incubazione, possa decidere di entrare in classe e mettere in pericolo i propri compagni, Azzolina ripete: «Nessun pericolo, perché ci sarà un monitoraggio quotidiano degli studenti di ritorno dalla Cina. Non da parte delle scuole, ma delle Asl di riferimento. La questione è medica, non scolastica».

Non saranno i presidi o i genitori a dover decidere, quindi, se un ragazzo può entrare a scuola: «Assolutamente no - sottolinea -. Solo nel caso in cui i medici delle Asl rilevino delle controindicazioni, si può impedire la frequentazione. L'Istituto superiore di sanità e il centro Spallanzani, insieme al ministero della Salute, hanno deciso che queste sono le massime precauzioni necessarie e io mi fido del loro lavoro. Si devono fidare tutti delle autorità sanitarie. Hanno già dimostrato quanta bravura ci sia tra i nostri medici».

 

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