Italia e Estero

Cesare Battisti ammette i 4 omicidi per cui è stato condannato

L'ex terrorista dei Pac arrestato dopo 40 anni di latitanza ha per la prima volta ammesso le sue responsabilità al pm Nobili
L'ex terrorista dei Pac Cesare Battisti al suo arrivo in Italia dopo l'arresto in Colombia - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
L'ex terrorista dei Pac Cesare Battisti al suo arrivo in Italia dopo l'arresto in Colombia - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
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Cesare Battisti, l'ex terrorista dei Pac arrestato a gennaio dopo quasi 40 anni di latitanza, ha ammesso per la prima volta, davanti al pm di Milano, Alberto Nobili, di essere responsabile dei 4 omicidi per cui è stato condannato.

Tutto quello che è stato ricostruito nelle sentenze definitive sui Pac, «i 4 omicidi, i 3 ferimenti e una marea di rapine e furti per autofinanziamento, corrisponde al vero». Così ha riassunto il pm le ammissioni fatte da Battisti. Al magistrato l'ex terrorista ha anche spiegato: «Io parlo delle mie responsabilità, non farò i nomi di nessuno».

«Mi rendo conto del male che ho fatto e chiedo scusa ai familiari» delle vittime, ha inoltre aggiunto Battisti ascoltato dal pm, che coordina le indagini sulle presunte coperture che l'ex terrorista dei Pac ha avuto durante la latitanza.

«È un riconoscimento importantissimo al lavoro dei magistrati, una sorta di "onore delle armi" per chi lo ha inquisito» ha commentato il capo del pool anti terrorismo milanese.

«La sua ammissione - ha invece sottolineato il procuratore di Milano, Francesco Greco - fa giustizia di tante polemiche che ci sono state in questi anni, rende onore alle forze
dell'ordine e alla magistratura di Milano e fa chiarezza su un gruppo, i Pac, che ha agito dalla fine degli anni '70 in modo efferato».

L'ex terrorista dei Pac, i Proletari armati per il comunismo, Cesare Battisti, è stato condannato in via definitiva per quattro omicidi, due commessi materialmente, due in concorso: quello del maresciallo degli agenti di custodia Antonio Santoro, ucciso a Udine il 6 giugno 1978, quello del gioielliere Pierluigi Torregiani e del commerciante Lino Sabbadin, che militava nel Msi, uccisi entrambi da gruppi dei Pac il 16 febbraio 1979, il primo a Milano e il secondo a Mestre; e quello dell'agente della Digos Andrea Campagna, assassinato a Milano il 19 aprile 1978.

Battisti si era finora sempre dichiarato innocente. Oggi ha ammesso per la prima volta le proprie responsabilità di fronte ai pm.

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