Italia e Estero

Caso Finlombarda, chiesto il processo per 68 imputati

Udienza preliminare a Milano per le 68 persone coinvolte nell'inchiesta per corruzione sulla società finanziaria di Regione Lombardia
L'esterno del Palazzo di Giustizia di Milano - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
L'esterno del Palazzo di Giustizia di Milano - Foto Ansa © www.giornaledibrescia.it
AA

Devono essere mandati a processo i 68 imputati, tra persone fisiche e giuridiche, per le vicenda che riguarda in particolare gli ex vertici di Finlombarda, la società finanziaria in house di Regione Lombardia e con al centro un presunto sistema di corruzione che avrebbe riguardato le iniziative «Credito Adesso» e «Made in Lombardy» e il progetto «Minibond», ossia tre strumenti di credito a medie e piccole imprese. 

Ad insistere con la richiesta di rinvio a giudizio è stato oggi, nel corso dell'udienza preliminare, il pm di Milano Paolo Filippini, titolare dell'indagine sulle presunte irregolarità nella gestione dei finanziamenti pubblici agevolati per le pmi e nella quale sono stati contestati a vario titolo corruzione, truffa, falso, malversazioni ai danni dello Stato. 

La richiesta di processo riguarda tra gli altri, Marco Flavio Cirillo, ex consigliere di amministrazione di Finlombarda nonché ex sottosegretario al Ministero dell'Ambiente nel governo Letta, Mario Cesaroni, ex presidente di Confapi Milano (Confederazione della piccola e media impresa) e pure Luciano Baielli, ex direttore generale della Fondazione Regionale per la Ricerca Biomedica: è accusato di malversazioni perché nel 2013 avrebbe utilizzato 8 milioni e 700mila euro, versati dalla Regione per essere destinati - si legge nel capo di imputazione - a «bandi di ricerca», per saldare un debito che la stessa Fondazione doveva saldare con Finlombarda.

Come si evince dal capo di imputazione, tra gli imputati ci sono anche una serie di imprenditori i quali, per ottenere agevolazioni o accelerazioni per l'ok agli stanziamenti, avrebbero pagato soldi o altre utilità, come cene e in un caso anche una prostituta. 

Stralciate invece le posizioni dell’ex dg di Finlombarda Marco Nicolai e di Danilo Maiocchi, ex direttore generale dello Sviluppo Economico della Regione Lombardia con un passato da dg pure in Loggia: il primo al momento seguirà un procedimento a parte - che di certo verrà riunificato a quello principale - a causa di un difetto di notifica dell'avviso di chiusura indagini. Il secondo invece ha chiesto e ottenuto il processo in abbreviato. Dopo la discussione del pm Filippini, la parola è passata ai difensori che continueranno con le loro arringhe il prossimo 17 maggio. Per il 24 maggio è attesa la decisione del gup Sofia Fioretta.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia