Bimbo caduto nel pozzo, era a 71 metri: tre giorni di lutto
L'imponente macchina dei soccorsi in Spagna: tutto inutile per il piccolo Julen
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Il Comune di Malaga osserverà tre giorni di lutto in onore di Julen, il piccolo di due anni trovato morto nelle ultime ore in un pozzo a Totalán dove era caduto il 13 gennaio scorso: lo ha reso noto in un tweet il sindaco della città, Francisco de la Torre. Alle 11 di oggi, inoltre, il Comune ha osservato un minuto di silenzio.
Una decisione giunta a poche ore dal momento, nel cuore della notte, in cui i soccorritori hanno finalmente raggiunto il piccolo, trovandolo senza vita. Le squadre sono arrivate a lui all'1.25 di stanotte dopo 13 giorni di scavi senza sosta, per aprire prima un pozzo parallelo a quello in cui era caduto. «Disgraziatamente...nonostante tanti sforzi da parte di tanta gente, non è stato possibile trasformare il sogno in realtà... #RIPJulen», ha twittato la Guardia Civil, rivolgendo ai familiari «le più sincere condoglianze».
Nuestro agradecimiento a todos los que desde toda España y desde todos los ámbitos han dado lo mejor de sí mismos persiguiendo un sueño que por desgracia no pudo hacerse realidad. Vuestro ejemplo de esfuerzo, tesón y valor en la búsqueda de #Julen quedará para siempre pic.twitter.com/0BjQBmvzgp
— Guardia Civil 🇪🇸 (@guardiacivil) 26 gennaio 2019
Il piccolo Julen, secondo quanto emerso dopo il recupero del piccolo corpicino, era precipitato per circa 71 metri. A renderlo noto il delegato del governo spagnolo in Andalusia, Alfonso Rodrguez Gmez de Celis, citato da El Pais. «Il punto in cui è stato trovato il corpo dimostra che la caduta libera di Julen è stata di 71 metri ed è stata fermata da un cumulo di terra. A quella profondità - ha spiegato - il pozzo era pieno di terra. Anche sopra Julen c'era della terra».
In poco meno di due settimane il piccolo non aveva mai dato segni di vita e le circostanze del ritrovamento lascerebbero pensare che sia morto subito dopo la caduta. Saranno tuttavia gli accertamenti medico-legali a chiarirlo.
In Italia la sua vicenda ha riportato alla mente quelle drammatiche ore di 37 anni fa quando tutto il Paese seguì, minuto dopo minuto, in diretta tv la tragedia di Alfredino Rampi a Vermicino.
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