Italia e Estero

Argentina, Milei: avanti con o senza la dirigenza politica

epa11192598 Argentine President Javier Milei delivers his speech at the beginning of the ordinary sessions of the Chamber of Deputies, in Buenos Aires, Argentina, 01 March 2024. Milei denounced that populism stole a good part of the population's income when reviewing the "inheritance" received from the administration of Peronist Alberto Fernandez (2019-2023). EPA/Matias Martin Campaya
epa11192598 Argentine President Javier Milei delivers his speech at the beginning of the ordinary sessions of the Chamber of Deputies, in Buenos Aires, Argentina, 01 March 2024. Milei denounced that populism stole a good part of the population's income when reviewing the "inheritance" received from the administration of Peronist Alberto Fernandez (2019-2023). EPA/Matias Martin Campaya
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BUENOS AIRES, 01 MAR - "Il Paese è a una svolta. Potete afferrarvi a un sistema ingiusto o potete lasciare da parte i vostri interessi particolari e collaborare con la nostra missione. Noi andremo avanti con o senza l'aiuto della dirigenza politica". Lo ha affermato il presidente argentino Javier Milei nel suo primo discorso alle camere riunite per l'inaugurazione dell'anno legislativo, annunciando la proposta di un nuovo "patto politico" per la rifondazione del Paese sudamericano. "Non ho molte speranze, ma vi darò una nuova opportunità". Il patto, da celebrare simbolicamente il prossimo 25 di maggio in occasione della giornata della Patria, prevede tuttavia una condizione: la previa approvazione delle due leggi affossate a gennaio alla Camera e che rappresentavano il corpus principale del programma di governo del leader ultraliberista. "Ho ordinato al capo di Gabinetto di convocare i governatori di tutte le province alla Casa Rosada per firmare un pre-accordo per l'approvazione della legge omnibus e del pacchetto fiscale", ha detto Milei. Il nuovo patto proposto dal presidente argentino prevede quindi dieci punti destinati a trasformarsi in vere e proprie politiche di Stato. Tra questi, oltre al primo che afferma "l'inviolabilità della proprietà privata", figurano il principio dell'equilibrio fiscale e una riduzione della spesa pubblica nell'ordine del 25%.

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