Italia e Estero

Arcuri: «Difficile vaccinarsi se arrivasse la terza ondata»

Così il commissario straordinario all'emergenza Covid-19 Domenico Arcuri: «La curva non si è appiattita»
Vaccino (simbolica) - © www.giornaledibrescia.it
Vaccino (simbolica) - © www.giornaledibrescia.it
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Il rischio della terza ondata «esiste. Lo dicono i dati degli ultimi giorni. La curva dei contagi, dopo le decisioni del governo di novembre, ha registrato un vistoso rallentamento ma non si è appiattita. Per questo ora sono state di nuovo adottate misure più severe, come in altri Paesi».

Così il commissario straordinario all'emergenza Covid-19 Domenico Arcuri su la Repubblica, dove fa presente che «sarebbe davvero complicato iniziare la più grande campagna di vaccinazione di massa di sempre nel corso della terza ondata. Dobbiamo fare tutti tutto il possibile per evitarla».

«Intanto se ci sono problemi di mobilità delle persone non è facile organizzare la somministrazione - osserva - inoltre i contagi devono essere almeno calmierati, se non azzerati, per puntare all'immunità di gregge. Sarebbe davvero grave ritardare la tabella di marcia definita per somministrare i vaccini e portare con più fatica il Paese fuori dalla più grave crisi dal dopoguerra. È come l'alba, all'inizio la luce è fioca, poi, piano piano vince contro il buio».

«Abbiamo imparato a capire come si comporta il virus - rileva - e anche cosa fare per evitare la moltiplicazione dei contagi. Le misure del governo vanno in questo senso».

«Cominciamo con i più esposti al contagio come medici, infermieri e ospiti delle Rsa - dice - ci saranno 10mila testimonial, persone che hanno rischiato la vita e grazie al vaccino inizieranno a uscire da un incubo. Con le Regioni abbiamo deciso che la prima fase della campagna si svolgerà in 287 punti di somministrazione, presidi ospedalieri. Ci hanno assicurato che entro l'inizio di gennaio tutti avranno le celle frigorifere. In oltre 200 ci sono già. Nella prima fase metteranno a disposizione il loro personale. Poi come rinforzo arriverà quello che abbiamo chiamato alle armi. Cerchiamo 15mila addetti. In meno di 3 giorni si sono candidati in 14.558».

Per la seconda fase - rivela - «stiamo finendo di realizzare con Poste ed Eni un sistema informativo molto evoluto che avrà quattro funzioni: tracciabilità, prenotazione, somministrazione e rendicontazione. Sapremo in tempo reale dove sono i vaccini, chi si è prenotato, chi è stato vaccinato. Servirà per il grosso della popolazione. Il messaggio è che ci sono vaccini per tutti».

Le persone anziane e malate «saranno invitati a vaccinarsi dai sistemi sanitari territoriali. Quando serve si andrà a casa loro a fare l'iniezione. Avremo 1.500 punti di somministrazione e molte unità mobili per svolgere questa funzione». Di vaccinare tutti gli italiani «contiamo di finire il prossimo autunno».

 

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