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Antimafia in lutto, è morta Rita Borsellino

«Testimone autentica dell'antimafia», le parole del presidente della Repubblica Mattarella
Rita Borsellino, europarlamentare - Foto Ansa
Rita Borsellino, europarlamentare - Foto Ansa
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Rita Borsellino, la minore dei quattro fratelli, è morta nel pomeriggio nel reparto di terapia intensiva dell'ospedale Civico di Palermo. Lo scorso febbraio era venuto a mancare il marito, Renato Fiore. 

Tre figli, Rita Borsellino si è battuta affinché si arrivasse alla verità sulla morte del fratello Paolo. Nel 2006, dopo dieci anni come vicepresidente di Libera, l'associazione antimafia fondata da don Luigi Ciotti, si è candidata per il centrosinistra - dopo aver vinto le primarie - alla presidenza della Regione siciliana sfidando il governatore uscente Salvatore Cuffaro. Perse pur ottenendo oltre il 41% dei consensi.

Eletta europarlamentare nel 2009, tre anni dopo si candida alle primarie per sindaco di Palermo ma viene sconfitta d'un soffio da Fabrizio Ferrandelli. Lo scorso 19 luglio, nel ventiseiesimo anniversario della strage di via D'Amelio, spiegò che il modo migliore per portare avanti gli ideali di giustizia del fratello era l'impegno quotidiano di ognuno per ottenere la verità. 

«Ho appreso con grande tristezza la notizia della scomparsa di Rita Borsellino, alla quale mi legavano sentimenti di vera amicizia e di condivisione. Con coraggio e determinazione - il ricordo del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella - ha raccolto l'insegnamento del fratello Paolo, diventando testimone autorevole e autentica  dell'antimafia e punto di riferimento per legalità e impegno per migliaia di giovani. Ai suoi familiari esprimo la mia vicinanza e la più grande solidarietà». 

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