Torri Solare, nuova sede e dal 2023 al via anche la produzione di batterie e inverter
È tutto pronto, o quasi, per la nuova sede di Torri Solare, azienda leader nella produzione di pannelli fotovoltaici, che nel 2021 ha acquisito l’area della ex lavanderia industriale in via Cremona a Manerbio per riqualificarla e renderla il suo nuovo polo tecnologico.
Uno stabilimento risalente agli anni ’70 e in disuso da più di venti che oggi ospita un’area ripristinata e i nuovi uffici dell’azienda. L’operazione ha portato anche alla bonifica di circa 6mila metri quadri di amianto. Ora sul tetto è stato installato un impianto fotovoltaico di 500kWp che presto renderà la nuova sede totalmente autonoma dal punto di vista energetico, mentre gli uffici sono alimentati con un impianto geotermico che non grava sulla rete idrica e del gas.
Un’operazione che per il presidente Michele Torri è stata una scelta guidata dai propri valori imprenditoriali: «Noi aziende che lavoriamo per la sostenibilità dobbiamo farci testimoni di questo concetto. Abbiamo quindi deciso di non impattare sul territorio costruendo da zero il nuovo polo, scelta che sarebbe stata più conveniente. E per i manerbiesi la riqualificazione della lavanderia abbandonata era un tema molto sentito». Ciliegina sulla torta: all’esterno verrà installata una stazione di ricarica per i mezzi elettrici a disposizione di tutti. «Entro il prossimo semestre avvieremo la nuova linea di produzione. Ma abbiamo già in mente nuovi traguardi da raggiungere, nuovi uffici da costruire…».
Futuro
Cambia la sede non lo sguardo verso il futuro che caratterizza la società nata nel 2007 dalla fonderia Torri di Quinzano, di proprietà del nonno. Puntare sull’energia solare è stata un’idea del padre Giulio, che insieme a Michele ha avviato la produzione dei primi pannelli fotovoltaici made in Brescia. In mezzo ci sono 15 anni di ricerca e sviluppo di tecnologia, oggi applicata nei settori agricolo, industriale e domestico.
Sempre mantenendo al centro la qualità della lavorazione: «La nostra rete "Artigiani del fotovoltaico" ha più di 500 clienti in Italia, che apprezza quello che facciamo in un mercato dominato da multinazionali e brand esteri - spiega Torri -. L’anno prossimo inizieremo anche la produzione di inverter e batterie al litio fosfato». Ambizioni che hanno già messo le prime radici in Asia, dove nel 2020 l’azienda ha avviato un sito produttivo: «L’accesso ai materiali è diventato fondamentale e per funzionare la catena di approvvigionamento deve partire dai siti dove sono presenti le risorse».
A Manerbio i lavori sono ancora in corso ma l’atmosfera è quella di chi sta per compiere un passo importante verso una nuova fase imprenditoriale: «Quest’anno chiudiamo intorno ai 9 milioni di fatturato, ma la nostra ambizione per l’anno prossimo è una crescita del 30-40%. Guardiamo a un futuro in cui le rinnovabili saranno almeno il 60% del mix energetico italiano. Ormai non si può più fare a meno dell’energia sostenibile».
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