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Report incubatori, oltre mille startup e fatturato da 400 milioni

Il report del Sim (Politecnico di Torino) racconta di un'Italia divisa in due, ma nel Sud le realtà incubate crescono del 21% annuo
Startup, progetti e idee alla prova del mercato - © www.giornaledibrescia.it
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Un business in crescita, in grado di generare un valore in termini di fatturato pari a 391 milioni di euro nel 2018. Questa la fotografia dell’ecosistema degli incubatori italiani scattata dal Social innovation monitor (Sim), team di ricerca che fa riferimento al Politecnico di Torino e che ogni anno analizza lo stato dell’arte in tema di acceleratori d’impresa.

Nel report «Impatto degli incubatori/ acceleratori italiani 2019» (qui il link per scaricare i report, uno gratutito, l'altro a pagamento), realizzato in collaborazione con Italia Startup e Pni Cube, queste realtà risultano in crescita anche sotto il punto di vista strettamente numerico. Nel 2018 i programmi di sviluppo aziendale erano 197 contro i 171 del 2017, in aumento del 15,2%. Salgono anche i dipendenti dei vari centri, che hanno superato le 1.100 unità. «Ci aspettavamo potesse iniziare ad esserci un rallentamento del fenomeno dopo la forte crescita degli ultimi anni - spiega Paolo Landoni, direttore scientifico della ricerca -, invece nascono nuovi incubatori e acceleratori e molti di quelli esistenti si consolidano in termini di fatturato e numero di imprese seguite».

La distribuzione territoriale di questi poli vede il Nord Italia fare da apripista, con quasi il 60% degli incubatori. La Lombardia da sola ne ospita il 26,4% del totale, seguita dall’Emilia Romagna (12,69%) e dal Lazio (8,63%). Nonostante la frattura tra le due aree del Paese notizie positive giungono anche dal Sud: qui la crescita in termini di percentuale è stata del 21,9% rispetto al 2017, dato inferiore unicamente all’impennata del Nord Est (22,9%). Nel report del Sim emerge però un altro aspetto interessante, quello legato alle startup incubate. Queste nel 2018 sono aumentate del 15%, passando da 2.400 a 2.800.

Il settore più rappresentato è quello dell’informazione e della comunicazione anche se sono in forte aumenti le imprese innovative alla protezione dell'ambiente, al wellness e alla cultura. «Il nostro auspicio è che il Fondo nazionale innovazione abbia particolare attenzione nei confronti degli incubatori - afferma Angelo Coletta, presidente di Italia Startup -, attori dell’ecosistema italiano diffusi capillarmente sul territorio e concentrati soprattutto nella delicata fase di primo sviluppo delle imprese innovative».

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