La prima passeggiata privata nello Spazio
È atteso per mercoledì 28 agosto, alle 9:38 ora italiana, il lancio di Polaris Dawn, la prima missione spaziale privata a prevedere un’attività extraveicolare, cioè una passeggiata spaziale, e che si spingerà fino a 1.400 chilometri di altezza, la più alta con umani a bordo dopo le missioni lunari Apollo.
Il lancio è stato rinviato a causa di una perdita nel sistema di caricamento dell’elio usato per pressurizzare il combustibile. La missione, finanziata dall’imprenditore miliardario statunitense Jared Isaacman e gestita da SpaceX, la società di Elon Musk, sarebbe dovuta partire a fine luglio con una capsula Dragon a bordo di un razzo Falcon 9 dal Centro Spaziale Kennedy in Florida ma il traffico diretto alla Stazione spaziale internazionale ha fatto slittare Polaris Dawn di alcune settimane e ora sono emersi alcuni piccoli problemi tecnici.
«I team stanno esaminando più da vicino una perdita di elio lato terra sul cordone ombelicale Quick Disconnect», ha comunicato SpaceX sul suo account X. Il Quick Disconnect è il sistema che permette lo sgancio rapido, pochi istanti prima dal decollo, del tubo flessibile che fornisce elio ai motori dal razzo, materiale che non serve con propellente me per mantenerne la pressione.
Polaris Dawn è la prima tappa del programma Polaris, una serie di missioni private con equipaggio sostenute dal miliardario Jared Isaacman che nel settembre 2022 ha già guidato Inspiration4, la prima missione turistica a portare in orbita astronauti non professionisti. Anche stavolta Isaacman sarà protagonista a bordo della Crew Dragon in veste di comandante della missione: insieme a lui voleranno anche Scott Poteet in qualità di pilota e le specialiste di missione Sarah Gillis e Anna Menon.
Nel terzo dei 5 giorni Isaacman e Gillis faranno una passeggiata spaziale, la prima attività extraveicolare mai eseguita in una missione commerciale. Nel corso della missione verranno usate inoltre per la prima volta le tute sviluppate da SpaceX e verrà raggiunta la quota di 1.400 chilometri, diventando così la missione con equipaggio ad essersi spinta più lontano dai tempi della Apollo 17 nel 1972, ultima missione ad aver portato l’uomo sulla Luna.
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