Nell’incertezza globale la centralità dell’Uomo il pilastro del futuro

Quando qualcosa finisce, o nel caso di GdB&Futura si ferma per la pausa estiva, fare un bilancio è cosa utile. Ma tra guerre e scossoni geopolitici, prodromi di crisi e slanci di ripresa, ciò che regna imperante è l’incertezza. Questo parrebbe l’unico punto fermo per le aziende, il non sapere come saranno domani i mercati, se lo stretto di Hormuz resterà o meno aperto o se la locomotiva tedesca riprenderà finalmente e correre.
Eppure ciò non sta frenando investimenti e progetti. E gli imprenditori lo sanno bene: chi si ferma ora è perduto. Le fiaccole che segnano la via sono sempre due, il digitale e la multiforme dimensione della sostenibilità, alle quali se ne sta aggiungendo, non senza difficoltà, un’altra: la fiaccola della centralità umana. C’è infatti sempre più consapevolezza del fatto che un lavoratore infelice o demotivato non solo sia meno produttivo, aspetto di certo fondamentale ma non più unico parametro al quale fare riferimento. Un lavoratore infelice o demotivato non potrà in alcun modo contribuire alla crescita aziendale, intendendo con questa lo sviluppo anche immateriale dell’impresa.
Possono sembrare parole vuote o idealistiche e la verità che per qualcuno restano davvero tali. Eppure c’è un movimento di pensiero che dell’attività economica non rimarca più solo i connotati squisitamente produttivi, pur nella consapevolezza della loro centralità, Quell’idea tutta italiana figlia di Olivetti e che nella fabbrica identifica una comunità sta diventando un obiettivo concreto. E in un mondo dominato dal timore e dall’incertezza, avere bene in mente che non esiste solo il denaro come metro di giudizio del valore è una fondamento sul quale costruire il futuro. Per essere davvero sostenibili senza necessariamente dichiararsi sostenibili.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

@Tecnologia & Ambiente
Il futuro è già qui: tutto quello che c’è da sapere su Tecnologia e Ambiente.