La sostenibilità ha costi elevati per le Pmi, ma ritorni positivi

Anita Loriana Ronchi
Lo dice un’indagine promossa da Pianura Network su un campione di 350 imprenditori lombardi
Terra - Foto di Noah Buscher su Unsplash
Terra - Foto di Noah Buscher su Unsplash
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Che la sostenibilità sia un driver fondamentale per la imprese, appare un fatto ormai assodato. Quel che non è così scontato, però, è «come» affrontare la svolta green, quali costi bisogna sostenere e da chi farsi accompagnare nel percorso.

Cerca di fare chiarezza in materia il nuovo Osservatorio PiaNetA del progetto Pianura Network, presentato nella Bergamasca con la presenza (da remoto) del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin e con il presidente del Gse, Paolo Arrigoni; la presidente di Arpa Lombardia, Lucia Lo Palo e l’assessore regionale Paolo Franco.

I dati, illustrati dal direttore dell’Osservatorio, Aldo Cristadoro, dicono che la grande maggioranza degli imprenditori (350) coinvolti si ritiene già convinta, oggi, dell’urgenza di intraprendere un processo di transizione ecologica, che il 91,8% delle aziende con oltre 250 dipendenti lo considera importante, mentre nelle micro-imprese (fino a 9 dipendenti) si scende al 70%.

Investire nella sostenibilità

Sul «perché» effettuare un investimento nella sostenibilità, l'86,5% del campione ritiene che esso aumenti la competitività sul mercato, permetta all'azienda di crescere ('89,1%, con punte al 95,6% nell'industria e al 94,7% tra chi opera nei servizi alle persone), accresca la fiducia dei clienti e la reputazione (91,8%).

Non solo: investire nella sostenibilità consente di intercettare candidati in cerca di lavoro (81,5%), contribuendo così a contrastare il problema della carenza di manodopera. L'esperienza quotidiana racconta però anche di ostacoli: se per il 21,2% delle imprese (una su cinque all'incirca) le regole per la sostenibilità rappresentano un impegno burocratico molto dannoso, il 25,9% (un'impresa su cinque) reputa l'investimento vantaggioso solo se in presenza di una agevolazione in termini di tassazione o sussidi.

Quanto alla visione Esg, emerge che solo il 23,7% supporta attività di associazioni di volontariato e in appena il 17,1% delle aziende esiste una figura specificamente dedicata alla responsabilità sociale (incidenza che scende al 9,4% nelle micro-imprese); ancora, solamente il 18,7% promuove alleanze con altre realtà imprenditoriali.

Sullo sfondo resta quindi il grande tema del fare rete e rafforzare le sinergie tra le imprese del territorio di pianura: cosa che, parlando di sostenibilità, porterebbe un beneficio concreto soprattutto alle imprese di più piccola dimensione.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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