Nasce la Cer Solidale della Diocesi di Brescia: unirà 472 parrocchie

Una Comunità energetica rinnovabile e solidale. Nasce ufficialmente la «CerS» della Diocesi di Brescia, con l’obiettivo di mettere in rete buona parte delle 472 parrocchie presenti nelle 32 zone pastorali bresciane. Una CerS con la «S» maiuscola, che tiene insieme la produzione di energia pulita e la sua diffusione tra chi è più svantaggiato. E che richiama e si identifica nell’enciclica «Laudato si’» di papa Francesco, che sollecita interventi forti e immediati per salvaguardare il pianeta da una deriva ambientale che ne mette in discussione la sua prospettiva.
Sollecitazioni
«Queste sollecitazioni sono state raccolte già nel 2021 dalla sessione delle Settimane Sociali dei Cattolici Italiani riunite a Taranto e che individuava proprio nelle Cer uno strumento per mettere in atto quel percorso», ci spiegano Enzo Torri, segretario della società San Lorenzo, alla quale il vescovo Pierantonio Tremolada ha affidato lo sviluppo delle Cer, e suor Italina Parente, vice direttore dell’Ufficio impegno sociale della Diocesi.
Le tappe
Il percorso indicato dal Vescovo è stato avviato nel 2022, quando la normativa ancora non era definita e le procedure erano ancora confuse. «Abbiamo dapprima individuato nella parrocchia di Sant’Angela Merici a San Polo, guidata da don Umberto Dell’Aversana, il progetto "pilota" sul quale avviare la CerS. Alla parrocchia si è poi unito il circolo Acli di San Polo, presieduto da Fabio Basile, che ha sede nella stessa parrocchia. Sono stati organizzati incontri con i componenti del Consiglio pastorale e del Consiglio del circolo per approfondire e condividere il significato di un percorso».
Una sola CerS
Nel tempo il progetto si è evoluto. Si è così deciso di dare vita ad un’unica CerS per l’intera area diocesana alla quale fanno riferimento tutte le cabine primarie presenti sul territorio. «Una soluzione che mette a disposizione dei parroci che decideranno di intraprendere questo percorso uno strumento operativo di facile accesso – spiegano Enzo Torri e Suor Italina Parente –. La costituzione, con atto formale e nella forma di cooperativa, è prevista nei prossimi giorni: la CerS Diocesana consentirà di richiedere il riconoscimento al gestore nazionale (Gse); quindi procederemo alla realizzazione dei primi impianti. Un passo veramente importante, che pone la chiesa bresciana fra la prime in Italia nel mettersi in campo per contribuire ad un percorso di tutela del nostro ambiente».
Alla CerS della Diocesi di Brescia hanno al momento aderito 5 parrocchie, ma si attende l’adesione di molte altre; una quarantina le famiglie che hanno manifestato attenzione al progetto, accanto alla Rsa Brescia Solidale. «Per la realizzazione degli impianti è stata scelta la cooperativa Cauto, che da anni opera in questo ambito con la propria realtà Cantiere del Sole – spiega Enzo Torri –. Abbiamo scelto di affidare il progetto ad una realtà che inserisce nel mondo lavoro persone fragili».
Nel percorso di progettazione la Fondazione San Lorenzo è stata assistita dall’impresa sociale Fratello Sole, realtà di livello nazionale che assiste parrocchie e enti religiosi per l’efficientamento energetico degli immobili ecclesiali, ed è costituita da Diocesi e Enti religiosi nazionali e diocesani.
I dettagli tecnici
L’impianto di San Polo verrà realizzato utilizzando i tetti degli edifici della parrocchia, compresa la chiesa: 903 pannelli, potenza pari a 129 KW, che genereranno energia pari a 157 MWh anno. Questo si tradurrà in un abbattimento di CO2 pari a 76,72 tonnellate l’anno, equivalenti a una piantumazione di circa 2.300 alberi.
Oltre il 95% dell’energia prodotta sarà condivisa, realizzando un ritorno economico, per la CerS, intorno ai 30.000 euro l’anno che dedotte le spese saranno destinati a progetti sociali. Ricordiamo inoltre che la CerS della Diocesi ha partecipato ad un bando Cariplo che ha deliberato un contributo di 100mila euro a fondo perduto, pari al 50% del valore dell’impianto.
Ora si attendono le adesioni dei parroci: le potenzialità sono enormi. Sui tetti degli oratori possono trovare spazio impianti fotovoltaici; ma alla CerS della Diocesi di Brescia potranno aderire anche famiglie ed imprese, visto che l’efficienza di una Comunità energetica è data dalla presenza di un buon numero di produttori di energia, ma anche di consumatori.
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