Le Cer sono una preziosa occasione per dare vita a una rinascita

Mi piace pensare che vivere in un’epoca come quella attuale – l’epoca dei grandi cambiamenti ambientali, delle disuguaglianze crescenti, dell’innovazione tecnologica e informatica, dell’individualismo e della solitudine indotta dall’uso di smartphone e social media – possa rappresentare una preziosa occasione per dare vita a una vera rinascita.
Una rinascita di carattere ambientale, con la messa in campo di tutte le azioni necessarie per realizzare la tanto auspicata transizione ecologica. Una rinascita economica, legata anche ai nuovi scenari energetici e all’impiego sempre più diffuso di energia proveniente da fonti rinnovabili. Una rinascita sociale, con la riscoperta della vita comunitaria con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita. Ed è proprio in questo scenario che riconosco nelle Comunità energetiche rinnovabili uno degli strumenti più efficaci e concreti non solo per realizzare la transizione ecologica, ma soprattutto la rigenerazione sociale, perché promuovono forme concrete di coesione tra le persone.

Le Cer favoriscono la collaborazione tra soggetti diversi – famiglie, imprese, enti pubblici e realtà del terzo settore – che scelgono di unire le forze per produrre, gestire e condividere energia rinnovabile. Sono un modello partecipato e solidale, capace di generare benefici economici, ambientali e sociali per l’intera comunità, senza richiedere di fatto alcun cambiamento a chi decide di aderire ma rappresentando una reale opportunità di essere parte attiva del processo di trasformazione. Esse assicurano che una parte consistente del valore economico generato rimanga all’interno delle comunità in cui nascono sostenendo e finanziando programmi sociali creando impiego locale, combattendo la povertà energetica.
Quali sono i protagonisti? I Comuni, da un lato, ricoprono un ruolo chiave nel processo di engagement della comunità territoriale. Garantiscono che i benefici generati dalla Cer vengano indirizzati e reinvestiti tenendo conto delle esigenze e delle specificità locali. Le Pmi mettono a disposizione della Cer l’energia prodotta dai propri impianti da fonti rinnovabili. Nella società attuale in cui sempre più aziende stanno adottando modelli di business orientati non solo al profitto, ma anche all’impatto sociale e ambientale, la partecipazione a una Cer consente di rafforzare il legame con il territorio e migliorare la propria reputazione. Infine le Cer sono un potente strumento educativo, capace di promuove una cultura della sostenibilità che può contagiare scuole, istituzioni e cittadini.
La Comunità energetica rinnovabile è un reale strumento di innovazione sociale ed economica, in grado di unire sostenibilità ambientale e sociale, efficienza e solidarietà, innovazione e tradizione locale. Insomma un vero laboratorio di democrazia, inclusione e resilienza territoriale in cui tutti i partecipanti ne escono vincitori!
Katia Abondio – CEO Fedabo SpA SB
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