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Cer, a Torbole il Comune affiancato dalle imprese

Angela Dessì
In campo sei realtà del territorio: Farco Group, AIC, Consul Verniciature Bresciane, Co.Pe e Fondazione Mazzocchi
Pannelli fotovoltaici
Pannelli fotovoltaici
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La strategicità delle Comunità energetiche rinnovabili si legge chiara nella nascita, a Torbole Casaglia, della prima Cer «made in Confindustria Brescia». Promossa dalla Piccola Industria di Confindustria (quella a cui, per intenderci, fanno riferimento le pmi), la Cer di Torbole è stata costituita ufficialmente lo scorso 6 marzo, ma l’iter era partito molto prima, grazie alla collaborazione tra le due realtà ed il supporto tecnico della Fedabo di Darfo, società specialiuzzata nella consulenza energetica.

L’idea è stata da subito chiara: provare a fare da «apripista», sbrogliando le matasse normative e creando una sorta di «modello» che potesse essere replicato da altri Comuni in altri territori e con altre aziende. Al fianco del Comune di Torbole Casaglia, infatti, per l’omonima Cer sono scese in campo 5 realtà imprenditoriali del territorio – Farco Group, Automazioni Industriali Capitanio, Verniciature Bresciane, Consul Group e Co.Pe – ed un ente del terzo settore, vale a dire la Fondazione Mazzocchi di Coccaglio.

Lavoro collettivo

Sul piatto, non tanto un risparmio in termini economici, quanto piuttosto l’attivazione di un circolo virtuoso capace di generare vantaggi per tutta la collettività. «Abbiamo creduto sin dall’inizio nella possibilità concreta di costruire un futuro più sostenibile e solidale per la nostra comunità», spiega la sindaca di Torbole Casaglia, Roberta Sisti, per la quale la nascita della Cer rappresenta appunto «non solo un importante traguardo amministrativo, ma soprattutto un passo avanti per l’ambiente, per il territorio e per i cittadini».

La sindaca di Torbole Casaglia Roberta Sisti © www.giornaledibrescia.it
La sindaca di Torbole Casaglia Roberta Sisti © www.giornaledibrescia.it

La sindaca prosegue: «Questo progetto  è il frutto di un lavoro collettivo, portato avanti con determinazione da tutta la maggioranza, insieme a partner tecnici e istituzionali. Abbiamo messo al centro valori come la condivisione, la partecipazione attiva e l’equità, con l’obiettivo di generare benefici concreti in termini di risparmio energetico, riduzione delle emissioni e sostegno alle fasce più fragili. La Cer è la dimostrazione che una transizione ecologica giusta e partecipata è possibile, e che i Comuni possono essere protagonisti nel promuovere un nuovo modello energetico fondato sulla responsabilità ambientale e sull’inclusione. Invito tutti i cittadini e le realtà del territorio – conclude – ad aderire contribuendo insieme a costruire una comunità più forte, coesa e attenta al futuro».

I numeri

Sulla stessa lunghezza d’onda Confindustria, che non partecipa direttamente alla Cer ma ne ha fatto la «regia». «Ci siamo proposti come promotori per mettere insieme le manifestazioni di interesse e fare un approfondimento normativo», chiariscono i responsabili di Confindustria Brescia, per i quali la Cer di Torbole è una «prova sul campo, che sarà propedeutica per replicare il modello e fungere da punto di riferimento per le Cer che nasceranno». Il contingente complessivo di nuova potenza da installare a Torbole sarà potenzialmente pari a circa 350kW, di cui circa 300kW sulle aziende, per un incentivo atteso di circa 400.000 euro complessivi calcolati in 20anni. Del resto, come precisa ancora Confindustria Brescia, la Cer è una comunità dinamica, e come tale può crescere nella potenza installata con l’aggiunta di nuovi soci. Confindustria Brescia evidenzia anche i benefici sulle infrastrutture generati dalle Cer.

Giorgio Costa di Consulgrup © www.giornaledibrescia.it
Giorgio Costa di Consulgrup © www.giornaledibrescia.it

«La Cer nasce per autoprodurre e autoconsumare energia in loco, a km zero: in questo modo, l’energia non deve essere trasportata altrove, con benefici sulle infrastutture e sulle possibili perdite – spiega Giorgio Costa di ConsulGroup –. Condividere la produzione locale di energia genera una serie di benefici: economici, ambientali attraverso la riduzione di emissioni di Co2 e sociali, sia a livello di singolo utente che soprattutto a livello di comunità locale. L’obiettivo che ci siamo posti è la riduzione dei costi ed il contrasto alla povertà energetica».

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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