Cer, Magasa e Valvestino produrranno energia per gli alberghi di Limone

Una soluzione strategica per promuovere la produzione di energia pulita e incentivare l’autosufficienza energetica. Ma anche per sostenere il benessere sociale in aree montane disagiate. Sono tanti i vantaggi che le Amministrazioni coinvolte si aspettano dalla Comunità Energetica Rinnovabile Alto Garda Bresciano, costituita il 6 febbraio scorso tra Limone sul Garda, Magasa e Valvestino.
Si tratta di Comuni molto diversi tra loro: Limone è un borgo con una florida economia turistica (con poco più di mille abitanti è un colosso da 1,2 milioni di presenze annue), mentre Magasa e Valvestino sono due paeselli montani alle prese con le difficoltà tipiche delle terre alte, mancanza di servizi e calo demografico (a Magasa vivono 102 anime, a Valvestino 170, quasi tutti anziani).
La cabina primaria
Ad accomunarli, oltre all’appartenenza alla Comunità Montana Parco Alto Garda Bresciano, c’è il fatto che sono connessi alla medesima cabina primaria. In tal modo potranno condividere l’energia prodotta. La Cer Alto Garda Bresciano è una delle tante ideate e sviluppate da Garda Uno, la multiutility gardesana che già gestisce altri servizi nei comuni coinvolti. È un percorso avviato da tre anni che ora arriva al dunque. «Attualmente – spiega Matteo Modè, ingegnere energetico di Garda Uno – è aperta la fase di raccolta delle adesioni dei produttori di energia rinnovabile».
Ovvero dei soggetti che realizzano un impianto fotovoltaico, o comunque alimentato da fonti rinnovabili. Una scelta incentivata e vantaggiosa: «Il Pnrr – continua Modè – finanza fino al 40% a fondo perduto le spese per nuovi impianti destinati alle Cer nei Comuni con meno di 5mila abitanti». Il bando Pnrr è rivolto ai privati cittadini, ma anche ai Comuni e alle Pmi.
Gli impianti
«I Comuni stessi – continua Modè – hanno predisposto progetti per partecipare al bando Pnrr. A Magasa è stato progettato un impianto fotovoltaico sulla copertura della malga didattica di Cima Rest, mentre a Limone sarà realizzato un grosso impianto sul palazzetto dello sport. Saranno entrambi completati entro giugno 2026 e avranno una potenza indicativa di circa 350 kilowatt». Ma ovviamente non saranno gli unici. «Un altro impianto – dice Federico Venturini, sindaco di Magasa – sarà realizzato sulla stalla di un privato a Denai».

Anche a Limone c’è un forte interesse privato: «Il bando del Pnrr – spiega il primo cittadino Franceschino Risatti – prevede un’agevolazione importante. Sono già una ventina gli alberghi che hanno deciso di partecipare». Quando sarà definita la portata degli impianti, si aprirà la fase di adesione dei consumatori, cioè dei cittadini che non producono energia ma intendono aderire alla Comunità per usufruire dei vantaggi offerti, come la possibilità di beneficiare di tariffe incentivanti.

Nei giorni scorsi la riunione del consiglio direttivo della Cer ha approvato il regolamento che definisce tra l’altro la «tariffa premio», incentivo economico riconosciuto per l'energia prodotta e condivisa, e la quota destinata ad attività sociali, visto che l’obiettivo è garantire benefici non solo ambientali ed economici, ma anche sociali appunto, ai soci e alle aree in cui la Cer opera. «Alla fine –conclude il sindaco Venturini – l’obiettivo è proprio questo: sostenere nel sociale la nostra gente».
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