Garda

Un inatteso percorso alla scoperta dei luoghi sacri di Limone sul Garda

Dalla parrocchiale di San Benedetto si arriva fino alla chiesa di San Pietro in oliveto (IX secolo), il più antico edificio religioso della zona
La chiesa parrocchiale di San Rocco a Limone - © www.giornaledibrescia.it
La chiesa parrocchiale di San Rocco a Limone - © www.giornaledibrescia.it
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Dici Limone sul Garda e pensi alle spiagge, ai giardini d’agrumi cantati da Goethe, al porticciolo e ai vicoli caratteristici del centro storico, ai sapori della cucina locale e ai tanti eventi che in questo angolo incantato dell’alto Garda animano le sere d’estate. Ma c’è un aspetto inedito, o comunque meno conosciuto, eppure di grande interesse, che questo borgo propone al visitatore.

È il percorso che conduce alla scoperta dei luoghi sacri, dalla chiesa parrocchiale di San Benedetto, con i suoi capolavori del pittore veneziano Andrea Celesti, alla caratteristica chiesetta di San Rocco del XVI secolo incastonata tra la roccia e il lago, cui si accede da una romantica scalinata sempre adornata di fiori, fino alla chiesa di San Pietro in oliveto risalente al secolo IX, il più antico edificio religioso della zona.

La chiesa di San Benedetto a Limone - © www.giornaledibrescia.it
La chiesa di San Benedetto a Limone - © www.giornaledibrescia.it

L’itinerario alla scoperta del sacro continua tra santelle e capitelli e ci conduce, infine, in via Campaldo, in località Tesöl, il luogo che diede i natali a San Daniele Comboni (Limone, 15 marzo 1831 - Khartum, 10 ottobre 1881), il santo di Limone sul Garda, missionario e vescovo, fondatore degli istituti dei Missionari Comboniani, beatificato nel 1996 e canonizzato da Giovanni Paolo II il 5 ottobre 2003.

Chi è Daniele Comboni

È stato il più grande evangelizzatore dell’Africa ed ebbe la grande intuizione, lungimirante per i suoi tempi, di riconoscere alla «Nigrizia» la propria capacità di riscattarsi a tutti i livelli, morali, culturali e sociali. Comboni nacque in un’umile famiglia che risiedeva nella casa del custode della limonaia in località Tesöl (curiosità: all’epoca, e fino al 1859, Limone faceva parte dell’impero Austro-Ungarico e Daniele Comboni, quindi, nacque con la nazionalità austriaca).

Il Centro Comboniano

Oggi al Tesöl c’è un Centro Comboniano in cui vive e opera una comunità di Missionari Comboniani, impegnati nell’accoglienza dei visitatori e degli ospiti. È un luogo che accoglie il cuore e nutre l’anima. Qui il visitatore può scoprire o approfondire la storia e l’opera di San Comboni e visitare la sua casa natale, dove ancora si conservano la semplice cucina, la camera da letto dei genitori, la soprastante camera dei figli collegata alla cucina da una scala in legno.

L’Istituto Comboniano a Limone - © www.giornaledibrescia.it
L’Istituto Comboniano a Limone - © www.giornaledibrescia.it

Ci sono anche un museo delle curiosità in cui è brevemente tratteggiata un’idea dei popoli e della cultura africana delle regioni dove operò il Comboni e un suggestivo percorso multimediale, dedicato alla vita e alle opere del Santo. Una voce narrante che interpreta lo stesso Comboni dà il benvenuto ai visitatori e li conduce - attraverso luci, suoni, una colonna sonora originale, filmati e vari oggetti in esposizione - a comprendere la storia, gli stati d’animo e di ispirazione spirituale del Santo.

A completamento della visita vale la pena fare ritagliarsi del tempo per una passeggiata nel caratteristico parco del Centro Comboniano, un luogo di pace e serenità in cui è possibile, per qualche ora, isolarsi dal mondo e riscoprirsi in armonia con la natura. Le memorie comboniane conservate al Tesöl, così come le chiese, i chiostri e gli affreschi sacri di Limone raccontano al visitatore una bellezza diversa, un aspetto forse inedito o comunque meno noto di questa piccola cittadina conosciuta da tutti come capitale turistica.

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