Garda

Rischio frane, sentieri in zona Eremo San Valentino chiusi per altri due mesi

La chiusura è stato prorogata con un'ordinanza del sindaco di Gargnano fino al 31 marzo per consentire i lavori
Eremo di San Valentino, sentieri off limits
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Escursionisti e camminatori dovranno pazientare ancora. Resteranno chiusi per altri due mesi e mezzo i sentieri della zona dell’Eremo di San Valentino, suggestiva meta di una delle più belle e praticate camminate dell’alto Garda.

Lo stabilisce la prima ordinanza del 2024 del sindaco di Gargnano, Giovanni Albini, che proroga fino al 31 marzo il provvedimento di chiusura dei sentieri già in vigore dal 10 novembre scorso per dare attuazione in sicurezza ai lavori di mitigazione del rischio frane lungo le pendici del Monte Comer.

L’esecuzione di opere di disgaggio e di legatura dei blocchi rocciosi instabili, che avrebbe dovuto concludersi entro Natale, non è ancora terminata e richiederà qualche altra settimana di lavoro. Le opere interessano i seguenti percorsi: sentiero Bvg-Cai 265 dalla località Pizzo (Pis) fino a Sasso; sentiero numero 230 B ferrata dell’Eremo di San Valentino; sentiero 231 B ferrata che dall’eremo di San Valentino sale fino a congiungersi al sentiero Cai 231 (escluso dall’ordinanza). I percorsi in questione devono necessariamente restare chiusi durante le lavorazioni per la mitigazione del rischio crolli in località Sisengla, sotto i versanti montuosi alle spalle del paese, che da sempre scaricano a valle rocce e massi, minacciando case e persone.

Il progetto

Nel novembre del 2018 un blocco di quattro metri cubi si staccò dalle pareti soprastanti l’eremo di San Valentino, disegnando una traiettoria che interessò via delle Limonaie, lambendo alcune abitazioni e finendo la corsa nell’alveo del Rio Guandalini. Il sindaco fu costretto a evacuare diverse famiglie. Seguì la progettazione di nuovi interventi di mitigazione del rischio che ora trovano attuazione. In particolare si sta realizzando il primo lotto, finanziato dalla Regione con 900mila euro, di un progetto più articolato da 4 milioni, interamente sostenuto dal Pirellone. Le opere prevedono disgaggi, chiodature, posa di reti paramassi e legature di blocchi instabili.

Tutti interventi che per ragioni di sicurezza e incolumità non possono essere attuati a sentieri aperti. Resterà off limits ancora per qualche tempo l’eremo appollaiato tra le rocce a strapiombo sul lago a 772 metri d’altitudine. 

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