Garda

Maxi rissa sul Garda, i sindacati: «Sui treni servono uomini in divisa»

La sicurezza sui convogli è un argomento caldo, sollecitato dai rappresentanti sindacali anche prima dei fatti di Peschiera
"SCORTARE I TRENI VERSO IL GARDA"
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Stazioni ferroviarie controllate speciali. Dopo la maxi rissa sul Garda accaduta sabato scorso a Peschiera del Garda, si intensificano i controlli ferroviari sulla direttrice Milano-Verona, con le principali stazioni turistiche bresciane blindate almeno fino alla fine di giugno. Un problema, la sicurezza sui treni, che i sindacati denunciano da tempo come conferma Angelo Cotroneo, segretario regionale Uil Trasporti. 

«Non bastano controlli spot, ma serve un presidio lungo almeno un mese - prosegue Cotroneo -. Sui treni sono necessari uomini in divisa per dissuadere i malintenzionati giovani e non solo dal commettere azioni violente». 

Ieri in Prefettura a Brescia si è riunito il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza al quale hanno preso parte, oltre ai vertici di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, anche un rappresentante dell’amministrazione del capoluogo e il sindaco di Desenzano. Nel corso dell’incontro sono state esaminate le problematiche di sicurezza connesse all’intenso movimento di giovani che utilizzano i treni regionali nei fine settimana. Sulla base di questi elementi è stata disposta l’intensificazione delle misure preventive territoriali e dei controlli mirati nelle principali stazioni di partenza. Per la sicurezza del personale viaggiante le organizzazioni sindacati Cgil- Cisl e Uil con altre sigle minori hanno scritto a Trenord, ai prefetti di Milano, Brescia e Verona e al governatore Attilio Fontana per chiedere un incontro urgente e misure drastiche per la salvaguardia e la sicurezza di chi utilizza i treni e di chi su quella tratta lavora

 

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