Garda

È di nuovo Belle Époque: tra tavoli verdi e Liberty torna Palazzo Wimmer a Gardone

Nel corso degli anni lo stabile è stato casa da gioco, albergo, cinema e centro culturale per i cittadini. I lavori si concluderanno a fine mese
Da inizio ’900 al centro della vita socioculturale del paese - © www.giornaledibrescia.it
Da inizio ’900 al centro della vita socioculturale del paese - © www.giornaledibrescia.it
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Ultima tranche di lavori alla battute finali, la riqualificazione di Palazzo Wimmer è completa. Dopo anni di degrado, l’ex casinò di Gardone Riviera, uno degli edifici simbolo della Belle Époque gardesana, è completamente restaurato e restituito alla cittadinanza e al patrimonio comunale.

A seguito del recupero strutturale e architettonico del palazzo, attuato a più riprese negli anni scorsi, in questi giorni si sta portando a termine la riqualificazione della pavimentazione in legno della sala da pranzo posta al primo piano dell’edificio e il recupero delle decorazioni originali del soffitto del terrazzo panoramico del piano terra, accessibile dal loggione della sala polifunzionale. Si tratta di opere per circa 85mila euro, finanziate con fondi del Pnrr.

Sono tornate visibili le decorazioni originali - © www.giornaledibrescia.it
Sono tornate visibili le decorazioni originali - © www.giornaledibrescia.it

L’intervento di restauro sul soffitto ha consentito di far riemergere e salvaguardare le decorazioni liberty originali. I lavori si concluderanno per la fine del mese di agosto. Si tratta dell’atto finale di un più articolato progetto promosso dall’Amministrazione del sindaco Andrea Cipani, che ha messo mano, recuperandolo completamente, ad un palazzo storico di proprietà pubblica che ha sempre avuto una rilevanza nella vicenda cultura e sociale del paese.

La storia

Nei primi anni del ’900 ospitò concerti e tavoli verdi. Edificato in stile liberty nel 1909, fu sede di una casa da gioco tra il 1911 e il 1912 e poi dal 1919 al 1924. Venne acquistato dal Comune, per 160mila lire, nel 1917. In anni più recenti il salone delle feste divenne un cinema, che funzionò fino alla chiusura definitiva a causa del terremoto del 2004. Poi il recupero, avviato nel 2015, con il primo intervento da 200mila euro per sistemare la porzione ora sede del consorzio turistico Garda Lombardia, e proseguito a partire dal 2018 con gli stralci successivi del secondo lotto, che hanno consentito di recuperare il vecchio salone delle feste, trasformato in una sala da 200 posti a sedere che ospita convegni e spettacoli.

Complessivamente sul palazzo è stato investito più di un milione e mezzo di euro. Nel 2020 l’intitolazione al pioniere del turismo gardonese, l’ing. Luigi Wimmer, patriota e sindaco. Wimmer aprì l’Albergo Pizzocolo, primo nucleo del futuro Grand Hotel Gardone e, soprattutto, avviò la trasformazione del paese da borgo di pescatori e carbonai a stazione climatica invernale mitteleuropea.

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