Garda

Condotta fognaria sotto il lago: «Niente danni dalla chiatta»

Sopralluogo dei sub: la chiatta affondata non avrebbe recato lesioni gravi al collettore fognario. Resta il relitto da rimuovere
  • Chiatta affondata, ora finalmente l'emergenza è risolta
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«Il condizionale è d’obbligo, ma sembrerebbe che la condotta non abbia subìto danni rilevanti». È rassicurante la dichiarazione rilasciata da Alessandro Andreatta, responsabile delle Gestione Reti di Garda Uno, al termine dell’ispezione della condotta fognaria sublacuale urtata nei giorni scorsi da una chiatta affondata.

In acqua hanno operato per conto di Garda Uno i sommozzatori della ditta Carmar Sub di Ancona (che per Garda Uno avevano già effettuato la scorsa estate le ispezioni sulla condotta sublacuale Maderno-Torri) e quelli della Athos Diving di Malcesine, con il supporto logistico dei Volontari del Garda a bordo di una barca.

Sono stati eseguiti rilievi e misurazioni della tubatura in polietilene ad alta densità nel tratto che è rimasto a contatto con il relitto per diversi giorni, fino all’intervento risolutivo di sabato scorso, che ha permesso, tramite il taglio di alcune catene di una boa che vincolavano il tubo al relitto, di porre fine all’emergenza che teneva banco dal 26 novembre

«Entro il fine settimana o l’inizio della prossima - dice Andreatta - avremo la relazione conclusiva, poi valuteremo come intervenire». Inutile, per ora, ipotizzare operazioni sulla conduttura che trasporta, lo ricordiamo, 90 litri di reflui fognari al secondo per diverse ore al giorno.

Resta aperta anche la questione del recupero della chiatta, affidato all’impresa che ne è proprietaria. I tempi non saranno brevi.

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