Garda

Caos vaccini, 4 bambini a casa per disaccordo sui documenti

A Calcinato il Comune «stoppa» i genitori: potrebbe essere il primo di molti casi
Vaccini. A Calcinato botta e risposta tra scuola e municipio © www.giornaledibrescia.it
Vaccini. A Calcinato botta e risposta tra scuola e municipio © www.giornaledibrescia.it
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Per i genitori la documentazione vaccinale presentata è idonea, per il Comune no: quattro bambini da oggi restano fuori dall’asilo. Alle loro famiglie è stato notificato un decreto di espulsione sottoscritto dal sindaco di Calcinato Marika Legati e così niente scuola per i quattro piccoli che frequentano l’asilo di Ponte San Marco, frazione di Calcinato, Casa dei bambini «Antonio e Maria Bianchi», due maschietti e una femminuccia di cinque anni e un’altra bambina di quattro.

La questione è molto complessa ed è stata discussa ieri in municipio, in un incontro chiesto al primo cittadino dai genitori. Da una parte ci sono proprio i genitori, del tutto certi di essere in regola: «Abbiamo presentato documentazione idonea: la richiesta formale di appuntamento vaccinale presso l’Asst del Garda. La scadenza del 10 marzo riguarda solo chi precedentemente aveva presentato l’autocertificazione, non noi, che abbiamo invece seguito un’altra strada. Altri asili della zona hanno accettato questa procedura senza problemi - rimarca Simona Locatelli, del gruppo Genitori No Obbligo di Brescia e in rappresentanza dell’associazione Mir-Dsa Brescia, che si occupa di trovare un punto di incontro tra istituzioni e famiglie -: non risulta al momento che in altre scuole siano stati disposti provvedimenti di espulsione in situazioni analoghe. La richiesta di appuntamento è stata ritenuta documento sufficiente».

In disaccordo. Il Comune, però, non la pensa così, ritenendo di fatto che le disposizioni previste per l’autocertificazione (e quindi la scadenza del 10 marzo) siano valide anche per adempimenti «di minor peso», quale sarebbe appunto la richiesta di appuntamento vaccinale: «Applichiamo la normativa - sottolinea il sindaco Legati -. Non vogliamo mettere in atto alcun esercizio muscolare né tantomeno inviare la forza pubblica per impedire l’ingresso a scuola di questi bambini, anzi. Ora, sentite le ragioni dei genitori, valuteremo se sia o meno il caso di provvedere con il ritiro in autotutela del decreto di espulsione, ma finché non c’è una revoca ufficiale, resta valido».

E quindi, da oggi niente scuola per questi bambini, per i quali la procedura di verifica è cominciata lo scorso anno. Potrebbero presto non essere più i soli: per l’anno scolastico in corso nel Bresciano ci sarebbero circa venti casi critici, otto dei quali analoghi a quello dei quattro bimbi di Ponte San Marco. Entro il 10 giugno Ats restituirà gli elenchi dei soggetti non in regola alle scuole o ai responsabili, che chiederanno di adempiere alle famiglie: avranno tempo fino al 10 luglio.

 

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