Garda

Aumentato il deflusso nel Mincio, scende il livello del lago di Garda

Dopo la crescita del livello idrometrico, è stata aumentata la portata erogata attraverso la diga di Salionze
La diga di Salionze, dove l’acqua del Garda viene immessa nel Mincio - Foto © www.giornaledibrescia.it
La diga di Salionze, dove l’acqua del Garda viene immessa nel Mincio - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Grazie all’aumento del deflusso il Garda si è stabilizzato attorno ai 120 centrimetri sullo zero idrometrico. Una buona notizia. Dopo essere cresciuto di 20 cm in sole 48 ore, ieri il livello del Benaco è stato tenuto sotto controllo: si è passati dai 119 centimetri di mercoledì a 120. Questo grazie ad un ulteriore aumento del deflusso in uscita, passato da 110 a 130 metri cubi al secondo.

Ieri alle 18 il bollettino con cui la Comunità del Garda aggiorna i sindaci era piuttosto rassicurante: «Per ora situazione non allarmante, lago stabilizzato a +120 cm. Con l’evolversi della situazione meteo abbiamo richiesto, in via precauzionale, un ulteriore aumento del deflusso a 150 mc/s». Ci si avvicina dunque allo scarico massimo, visto che più di 170 mc/s il Mincio non può sostenere.

Non si esclude che oggi possa essere riaperto lo scolmatore Adige-Garda, con deroga ai parametri stabiliti dalla convenzione che ne regola il funzionamento, vista la situazione critica registrata al Ponte Nuovo di Verona. Ma ogni decisione è legata all’andamento del meteo.

Anche sul Sebino la situazione è sotto controllo, grazie ad un’attenta gestione del deflusso. Ieri sera a Sarnico si misuravano 47,6 centimetri sopra lo zero idrometrico, contro i 49,2 di ventiquattr’ore prima.

Passando sull’Idro, mentre l’isola di detriti accumulati dal Chiese, fermatasi minacciosa davanti alla spiaggia di Ponte Caffaro, attende decisioni per la sua rimozione da parte dell’Autorità di Bacino, per la seconda notte il paese si è preparato all’eventualità che potesse esondare il torrente Caffaro, che ancora scende impetuoso dalla montagna. C’è da dire però che il livello dell’acqua si è un poco abbassato rispetto alla notte precedente, forse perché è scesa di qualche grado anche la temperatura e con quella la quota delle precipitazioni nevose. Ad ogni modo ieri mattina la Protezione civile ha portato un centinaio di sacchi di iuta: sono stati riempiti di sabbia e sono pronti per essere posizionati nei tratti più a rischio. 

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